La Commissione Ursula ancora in salita. E Salvini “vittima” non aiuta Meloni

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Tiscali Notizie INTERNO

È una questione di priorità. E non c’è dubbio che in queste ore per l’Italia la priorità sia essere ben rappresentata nella nuova Commissione europea, avere un commissario forte, competente, europeista e con una visione il più possibile netta e chiara di cosa serva all’Italia nella nuova - si spera - Europa. E’ una contingenza molto speciale, come tante altre in questo anno certamente speciale (la totalità dei grandi paesi è andata al voto) che deve ancora vedere il suo ultimo atto, le elezioni americane. (Tiscali Notizie)

Ne parlano anche altri media

Matteo Ricci, europarlamentare del Pd e ex sindaco di Pesaro, a che punto è la discussione sulla nomina di Fitto nel suo partito? Da una parte vi accusano di non fare l’interessa del paese, dall’altra di rompere l’unità dei socialisti europei La vera contraddizione è di Giorgia Meloni che invece di fare il capo del governo ha fatto il capo del suo partito e ha votato contro la Von der Leyen e adesso ne paga le conseguenze: ha isolato l’Italia ed è stata scavalcata a destra dai patrioti. (il manifesto)

È infatti intenzionata a confermare la vicepresidenza esecutiva per Raffaele Fitto nella prossima Commissione europea. Con un solo punto interrogativo: la Slovenia. (la Repubblica)

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Ursula all’Europarlamento tenta il blitz sui commissari

«Vedo più impasse sulla stampa italiana che non a livello di Commissione europea. C’è solo da sperare che abbia ragione il ministro della Difesa, Guido Crosetto, di FdI, quando vede la strada spianata per la nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente della Commissione Ue. (Corriere della Sera)

Vorrei provare a fare un po’ di chiarezza sulla nomina di Raffaele Fitto a commissario europeo. (L'HuffPost)

È una corsa a ostacoli l’annuncio della nuova Commissione europea. A Strasburgo si apre oggi la seconda sessione plenaria della decima legislatura; ma stavolta, a differenza della seduta inaugurale di luglio che vide l’elezione di von der Leyen per un bis a palazzo Berlaymont, l’agenda politica si muove piuttosto ai margini dell’aula. (ilmessaggero.it)