Pochi attivisti e cibo troppo caro, dietro le quinte di Cop29
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Alla Cop29 di Baku - vedere come le proteste della società civile e degli attivisti climatici sono state nel tempo ridimensionate, delocalizzate e anestetizzate. Oggi in un piccolo angolo all'entrata della hall della Cop, che si tiene nei padiglioni costruiti al fianco del Baku Stadium, un centinaio di attivisti si è radunato per dar vita a una protesta al grido di "stop fuel genocide", unendo la questione climatica a quella dei diritti umani, sottolineando come dall'Azerbaijan parte il gas che passa poi per oleodotti turchi sino ad arrivare a Israele, responsabile secondo i presenti di "genocidio a Gaza". (la Repubblica)
Su altri media
I primi risultati della COP29, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, non sembrano dare molta speranza in merito a una reale possibilità di cambiamento rispetto alle politiche ambientali. (L'INDIPENDENTE)
Nel suo discorso Meloni tira fuori una “ricetta” per la transizione fatta di svariate cose diverse, ma unite dalla stessa caratteristica: l’inutilità ai fini della transizione. (Il Fatto Quotidiano)
La protesta degli attivisti alla conferenza delle Nazioni Unite in Azerbaigian (LAPRESSE)
Le proteste per la giustizia climatica hanno attraversato anche i corridoi della sede che ospita la Conferenza delle parti sul clima, per chiedere ai leader e ai governi dei 198 Paesi partecipanti di porre fine all'uso dei combustibili fossili e garantire il supporto finanziario per le azioni di adattamento e mitigazione nelle aree del mondo più colpite dagli effetti devastanti del cambiamento climatico. (la Repubblica)
17.52 di Azzurra Arlotto (Culture)
Dopo anni di stallo sono stati adottati gli standard di qualità dei crediti di carbonio, fondamentali per il lancio di un mercato globale che finanzierebbe progetti di riduzione delle emissioni di gas serra (Sky Tg24 )