Sinner: "Il ricorso della Wada? Se non andasse per il meglio, sarei davvero molto stupito"

Da Shangai: "Collaborerò con loro come ho fatto prima. Ho avuto tre udienze e in tutte siamo andati a fondo della questione, pensavo bastasse" Italys Jannik Sinner hits a return to... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

La notizia riportata su altri giornali

Nonostante la pressione dell’appello WADA, Sinner si è mostrato sereno e concentrato sul torneo, sottolineando l’importanza della sua evoluzione non solo come atleta, ma anche come persona. Jannik Sinner, attuale numero uno del mondo, è tornato a Shanghai per il Masters 1000, fresco della finale disputata al China Open. (LiveTennis.it)

Il caso doping che coinvolge Jannik Sinner, accusato di aver assunto Clostebol in modo accidentale, ha sollevato preoccupazioni nel mondo del tennis. Secondo Roddick (che ne ha parlato nel proprio podcast), Sinner rischia una squalifica che potrebbe durare tra i 6 e i 12 mesi. (MOW)

(Adnkronos) – Jannik Sinner torna a parlare oggi, 4 ottobre, dell’appello della Wada sul caso Clostebol. “Sono sorpreso” ha detto il campione in conferenza stampa a Shanghai alla vigilia dell’esordio al Rolex Masters, “ma mi aspettavo che potesse accadere una cosa simile. (CremonaOggi)

Sinner e il caso doping, il Tas: “Procedimento iniziato”. Cosa chiede la Wada

Jannik Sinner, dopo la sconfitta in finale nell'Atp di Pechino, è pronto già a tornare in campo a Shanghai. Il tennista azzurro sarà impegnato domani contro il giapponese Taro Daniel, ma su di lui incombe sempre anche l'ombra della Wada dopo il ricorso presentato per il caso doping. (ilmessaggero.it)

Il 23enne di Sesto Pusteria non sembra sentire il peso che da qualche mese lo opprime e che è legato direttamente al caso Clostebol e alla decisione della Wada di ricorrere al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna. (Sport Mediaset)

Jannik Sinner, numero 1 del tennis mondialeAFP Per l’Itia il numero 1 del tennis mondiale, risultato positivo al Clostebol lo scorso marzo durante il torneo di Indian Wells, non ha avuto “colpe” e non è stato responsabile di alcuna “negligenza”. (Quotidiano Sportivo)