«Ddl Nordio? Ma quale amnistia...c’è chi spara numeri a caso»

Ddl Nordio e riforma costituzionale della giustizia: oggi ne parliamo con il professore emerito di procedura penale, Giorgio Spangher. Finalmente dopo una lunga gestazione arriva la prima riforma targata Nordio. Le riforme in un governo di coalizione hanno sempre delle difficoltà. Nei confronti del provvedimento ci sono state diverse opposizioni, non solo parlamentari. Da un lato i giornalisti per quanto attiene all’informazione e alle intercettazioni, dall’altra parte l'Associazione nazionale magistrati e l’Anac per quanto riguarda l’abuso d’ufficio. (Il Dubbio)

Su altre fonti

L'area liberal della sinistra è in forte imbarazzo. «Possiamo parlare d'altro? Tennis, Europa, Le Pen, Meloni». (il Giornale)

Le conseguenze dopo l’approvazione della riforma della giustizia. Oltre ai procedimenti che verranno colpiti dal Sì al ddl Nordio ci sono le condanne da cancellare: il caso dell’ex governatore Scopelliti. (LaC news24)

L'esponente forzista cita i dati statistici sul reato appena abrogato e indirizza una polemica ad alcuni rappresentanti della magistratura militante di sinistra. Maurizio Gasparri, il capogruppo di Fi al Senato, mette l'accento sull'abolizione dell'abuso di ufficio contenuto nel disegno di legge Nordio approvato definitivamente nei giorni scorsi. (Secolo d'Italia)

Nel presente contributo vuole porsi particolare attenzione al disposto dell’art. 1 del disegno di legge Nordio (C 1718) che abroga il reato di “abuso d’ufficio” previsto e punito dall’art. (Altalex)

E sul tavolo, ad attenderlo, c’è una legge da valutare e promulgare (se rispetta i canoni di costituzionalità necessari), quella che sopprime l’abuso d’ufficio e fa diventare “piccolo piccolo” il reato di traffico di influenze. (la Repubblica)

Professor Sabino Cassese, giurista, già giudice della Corte costituzionale e ministro per la Funzione pubblica del governo Ciampi, intravede pericoli con l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio? «Si tratta di un reato configurato dalla norma in maniera generica, che, da un lato, non indica ai funzionari con sufficiente precisione il comportamento vietato, dall’altro dà eccessiva discrezional… (La Stampa)