Campo largo, Italia Viva finisce fuori dalla coalizione in Liguria: “Ci hanno chiesto di ritirare i nostri candidati”
Appena un mese dalle Regionali di ottobre, e gli scontri nazionali sconquassano il campo largo ligure. Dopo le tensioni tra Pd e M5s sul cda della Rai, i cui riflessi sul piano locale hanno portato all’ultimatum grillino sulla presenta in coalizione dei renziani, la coalizione attesa sulla scheda del voto dei prossimi 27 e 28 ottobre perde un pezzo. Italia Viva, dopo settimane di trattative sulla formula con cui definirne l’ingresso in squadra, finisce fuori dalla coalizione e non parteciperà alla corsa. (La Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri media
Ufficialmente a essere naufragata è l’intesa in Liguria, a sostegno della candidatura dell’ex ministro della Giustizia Andrea Orlando. Il campo largo si è già ristretto: Matteo Renzi e i suoi non ne faranno parte. (La Verità)
Alla fine è stato il veto ligure del M5s a far abbandonare la contesa a Matteo Renzi: «È rottura, siamo fuori dalla campagna elettorale». «Tra Bucci e Orlando vinca il migliore. (ilmessaggero.it)
“Quando l’Agnello aprì il Settimo Sigillo, nel cielo si fece silenzio e vidi i sette angeli che stavano dinnanzi a Dio e furono loro date sette trombe”. In questo scenario apocalittico, metafora delle elezioni regionali liguri viste dal sedicente “campo largo”, rivelatosi un “campo minato”, ormai molti cadaveri politici galleggiano nelle acque marine del golfo. (Il Fatto Quotidiano)
"In Sardegna abbiamo vinto non solo perché Alessandra Todde è bravissima, ma anche perché il progetto costruito era serio e credibile. "In Liguria - prosegue - il M5S ha fatto una promessa e l'ha mantenuta. (Telenord.it)
La coerenza dell’incoerenza. Perché Italia viva alla fine di un lunghissimo negoziato si sfila. (Primocanale)
Nemmeno il tempo di digerire la frattura sulla Rai, con il Pd di Elly Schlein e i centristi di Azione e Iv che hanno disertato il voto parlamentare per l’elezione del nuovo Cda a differenza di M5S e Avs che invece hanno partecipato dividendosi le cariche con i partiti di governo, che al dibattito interno al campo largo si aggiunge un nuovo capitolo. (Il Dubbio)