Poliziotta accusata di perquisizioni umilianti

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INTERNO

Tiene banco la denuncia delle attiviste di Extinction Rebellion, che dopo la protesta pacifista davanti alla sede di Leonardo a Brescia hanno puntato il dito contro la polizia. Le attiviste sostengono che 23 manifestanti sono stati portati in Questura e fermati, e che durante le perquisizioni le ragazze, a differenza dei maschi, sono state costrette a togliere le mutande ed eseguire degli squat, dei piegamenti sulle gambe. Elisa Francescatti, intervenuta a Tagadà, ha accusato la poliziotta di averla spogliata e perquisita in modo umiliante, dichiarando: "Via le mutande in Questura, non è uno Stato democratico".

A Bologna, un caso simile ha visto la pm Francesca Rago chiedere l’archiviazione della denuncia fatta da Valentina Corona, identificata e fatta spogliare in questura dopo una manifestazione durante il “G7 scienza e tecnologia” di luglio scorso. La procura ha ritenuto che la perquisizione sia stata condotta secondo prassi, nonostante le polemiche sollevate dalle attiviste.

Il trattamento riservato alle manifestanti davanti ai cancelli della Leonardo, a cui in Questura a Brescia è stato chiesto di spogliarsi e di fare piegamenti sulle gambe, ha sollevato polemiche arrivate fino in Parlamento. Tuttavia, per il caso di Bologna, i pm hanno chiesto l’archiviazione, ritenendo che la procedura seguita fosse conforme alle norme.

Un altro episodio ha visto una manifestante, sorpresa mentre scriveva "CRIMINE DI GUERRA" con una bomboletta spray di vernice verde sulla parete esterna della società, essere denunciata per “deturpamento e imbrattamento” e per “radunata sediziosa”.