Israele e gli attacchi alle basi Onu, Sànchez alla comunità internazionale: “Basta export di armi a Tel Aviv”. Tajani: “Gli italiani non si toccano”

“Inaccettabile“, “inammissibile“, “prove inequivocabili“. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani usa parole senza sfumature per commentare gli attacchi dell’esercito israeliano. Oggi per la seconda volta in 24 ore Israele ha aperto il fuoco sul quartier generale della missione Unifil, l’operazione di peacekeeping che da quasi vent’anni fa da cuscinetto al confine con il Libano, della quale fa parte anche un consistente contingente italiano. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Lo ha confermato il ministro della Difesa dopo i recenti attacchi israeliani alle basi italiane delle missioni Unifil in Libano. "Ieri - ha aggiunto dal Kosovo dove è andato a far visita ai militari italiani - ho risposto a Israele che ci diceva spostatevi, che l'Italia non prende ordini da nessuno". (Sky Tg24 )

Per il secondo giorno consecutivo, l’esercito israeliano ha preso di mira le basi della forza di peacekeeping dell'Onu nel Libano meridionale. (la Repubblica)

Israele spara contro le basi Unifil Grave incidente internazionale nel Libano del sud. Le forze armate israeliane hanno aperto il fuoco contro tre basi – due di queste presidiate da personale italiano - della missione Unifil. (Today.it)

Unifil, nessun dubbio: «Il carro armato ha puntato su di noi»

Il Ministero della Difesa italiano ha però smentito "categoricamente" un presunto terzo attacco contro le basi italiane di Unifil in Libano, dopo quello di ieri, contro le posizioni della base di Naqour. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Nuovo attacco dell'esercito israeliano contro un posto di osservazione della forza di mantenimento della pace Unifil, nel Libano meridionale. Il bilancio parla di due persone ferite. (il Giornale)

Poche ore dopo è successo. «La situazione è imprevedibile e il rischio che i caschi blu siano interessati dagli scontri a fuoco lungo la Linea Blu è reale» ci aveva spiegato Andrea Tenenti, portavoce e capo della comunicazione della missione dell’Onu che gestisce le forze di interposizione tra Israele e Libano dal 2000. (il manifesto)