Influenza 2024, i sintomi, il vaccino e le prime stime: perché rischiamo di superare i 14,5 milioni di casi del 2023
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Sarà una stagione influenzale molto calda, quella che ci apprestiamo ad affrontare. Come al solito, per avere un'idea di quello che ci aspetta, dobbiamo fare un salto nell'emisfero australe dove l'inverno ha già aperto le gabbie al virus. In base alle stime dell'Osservatorio influenza , le premesse sono già nei numeri di queste settimane: «C'è un bel livello di casi, un po' superiore a questa stagione, stimabili in oltre 150.000 la settimana e causati da forme influenzali e simil-influenzali. (Corriere della Sera)
Su altre fonti
"L'influenza e i virus respiratori girano il mondo e, salvo Covid che non ha ancora una stagionalità decisa, seguono le condizioni meteo: in Australia per esempio è appena finita la stagione ed è stata particolarmente intensa, la seconda peggiore degli ultimi 10 anni come valore complessivo" derivato dal mix di patogeni invernali. (IL GIORNO)
Tags: Aggiornamenti e focus (Dica33)
Il virologo Fabrizio Pregliasco, in occasione di un evento promosso da Assosalute-Federchimica, conferma le previsioni sulla stagione influenzale e lancia un monito sull'importanza di "continuare a tutelare i fragili". (Doctor33 )
Di anno in anno vengono generalmente rivisti alcuni aspetti, come il trend epidemiologico della malattia influenzale e le popolazioni target per la vaccinazione, la sicurezza, l’immunogenicità e l’efficacia dei vaccini antinfluenzali e altri aspetti rilevanti. (AISM)
La stagione influenzale che puntualmente inizia con l'arrivo dei primi freddi sta per partire. I primi casi sono già stati registrati e le stime più recenti dell'Osservatorio Influenza guidato dal dottor Fabrizio Pregliasco, virologo presso il Dipartimento Scienze biomediche per la salute dell’Università degli Studi di Milano, parlano già di oltre 150mila nuovi casi a settimana. (La Gazzetta dello Sport)
«L'influenza e i virus respiratori girano il mondo e, salvo Covid che non ha ancora una stagionalità decisa, seguono le condizioni meteo: in Australia per esempio è appena finita la stagione ed è stata particolarmente intensa, la seconda peggiore degli ultimi 10 anni come valore complessivo» derivato dal mix di patogeni invernali. (corriereadriatico.it)