Bolivia, tentativo (fallito) di golpe militare. Nel mirino l’ex presidente Evo Morales

Nel pomeriggio di ieri le Forze Armate hanno occupato le strade della capitale La Paz, facendo irruzione nel palazzo presidenziale. In serata i soldati si sono poi ritirati ma la tensione resta alta. Preoccupazione in America Latina, vigilano gli Usa. Condanna Ue Il primo allarme, nel primo pomeriggio in Sudamerica, lo ha dato l’ex presidente boliviano Evo Morales, ancora oggi leader del partito di maggioranza, Movimento per il Socialismo, che esprime l’attuale presidente, il 60 enne Luis Arce, in carica dal 2020. (FIRSTonline)

La notizia riportata su altri giornali

“E’ in atto un golpe militare”, aveva subito lanciato l’allarme via X l’ex presidente Evo Morales. Il palazzo presidenziale della capitale La Paz è stato preso d’assalto dai soldati: veicoli blindati e truppe avevano preso posizione in Plaza Murillo, dove si trovano i principali edifici governativi. (La Nuova Sardegna)

Da lì, il sospetto di un plot molto comune in America Latina: un golpe militare con tutti i sacri crismi. Nella tarda serata (italiana) di ieri, La Paz aveva cominciato ad agitarsi. (Inside Over)

In un videomessaggio, il presidente Luis Arce aveva avvertito che la democrazia era a rischio e ha invitato i cittadini a scendere in piazza per fermare il tentativo di rovesciarlo. (Il Fatto Quotidiano)

Cosa è successo in Bolivia e perché è fallito il colpo di Stato: militari rinunciano, arrestato Zuñiga

Tanto è durato il tentativo di colpo di Stato mercoledì 26 giugno in Bolivia, terminato con l'arresto del generale dell’esercito boliviano Juan José Zúñiga alla guida del golpe. Tre ore. (ilmessaggero.it)

In Bolivia un gruppo di militari guidati dall'ex comandante dell'esercito Juan José Zuñiga hanno fatto irruzione nel palazzo del governo. All'interno della residenza era presente il presidente Luis Arce con l'intero esecutivo. (ilmessaggero.it)

È fallito dopo poche ore il tentato colpo di Stato in Bolivia dopo che i militari avevano fatto irruzione nel palazzo del governo. Il presidente Arce: "Difenderemo la democrazia e la volontà del popolo boliviano, costi quel che costi". (Fanpage.it)