Il Festival che verrà: tra polemiche e attese, ecco le canzoni di Sanremo 2025
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La febbre del Festival non è mai stata così alta. Mentre il termometro delle polemiche sale - tra le condizioni di salute di Fedez e le perplessità sull'approdo all'Ariston della trap con Tony Effe - Carlo Conti svela le carte della 75esima edizione del Festival di Sanremo, in programma dall'11 al 15 febbraio. Occhi puntati su Fedez e Tony Effe E sono proprio loro, i protagonisti delle cronache di questi giorni, a catturare l'attenzione con i loro brani. (Tiscali)
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La selezione è avvenuta durante Sarà Sanremo , il tradizionale appuntamento su Rai1 condotto quest’anno da Carlo Conti e Alessandro Cattelan. Il percorso verso il Festival di Sanremo è cominciato con la selezione delle nuove proposte e lo svelamento dei titoli dei brani che i 30 Big in gara presenteranno dall’11 al 15 febbraio 2025. (OGGI)
Le canzoni con cui proveranno a conquistare il pubblico e la giuria sono: Dimmi tu quando sei pronta per fare l’amore, interpretata da Vale Lp e Lil Jolie; Rockstar, di Alex Wyse; Vertebre, di Settembre; e Goodbye (Voglio Good vibes), di Maria Tomba. (Vanity Fair Italia)
Vale LP e Lil Jolie, Alex Wyse, Settembre e Maria Tomba gareggeranno nella categoria Nuove Proposte della 75esima edizione del Festival di Sanremo, in programma da martedì 11 a sabato 15 febbraio. Approfondimento Sanremo 2025, la lista dei cantanti e i titoli delle canzoni in gara (Sky Tg24 )
Clara – Febbre Achille Lauro – Incoscienti giovani (Rolling Stone Italia)
E gli artisti toscani in gara si preparano alla nuova grande edizione del festival. Durante ‘Sarà Sanremo’, ovvero la finale di Sanremo Giovani in diretta su Rai1 con Carlo Conti conduttore, i cantanti hanno svelato i titoli dei loro brani, anticipando i significati dei testi. (LA NAZIONE)
«Il mio compito è selezionare canzoni, ognuna di queste 30 è meritevole di essere cantata su quel palco, ogni canzone ha motivazioni diverse, ma non ci sono temi trattati in maniera sbagliata. Il brano di Tony Effe spiazzerà tutti, ognuno deve e può dire ciò che prova, ma ne parleremo a febbraio». (Corriere della Sera)
