Altri guai per Ubisoft Francia, sindacato indice uno sciopero dopo l'obbligo al ritorno in ufficio

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

È stato indetto un primo sciopero dal 15 al 17 ottobre. L'STJV ha avanzato una serie di richieste, tra cui un accordo formale sul lavoro a distanza, il ripristino della partecipazione agli utili al 60%, la fine di un divario retributivo di genere e un aumento maggiore dei salari più bassi. Un sindacato ha invitato il personale della sede francese di Ubisoft a scioperare dopo che la compagnia ha imposto il ritorno in ufficio e dopo uno scontro sul salario (Multiplayer.it)

La notizia riportata su altre testate

Giorni fa è stata annunciata un'indagine interna a Ubisoft per capire come sia stato possibile arrivare a questa situazione, soprattutto dopo che l'azienda ha toccato un ulteriore picco negativo rispetto al proprio valore. (Spaziogames.it)

La mossa di AJ Investments, che detiene meno dell'1% delle azioni Ubisoft, arriva in un momento di profonda crisi per l'azienda francese. (Tom's Hardware Italia)

Il rinvio di Assassin's Creed Shadows è l'ultimo atto di una Ubisoft in grave difficoltà, a quanto pare non solo agli occhi dei consumatori non più così attirati dai videogames proposti, ma anche da chi dalla software house spera di trarci un profitto, come gli azionisti. (AnimeClick.it)

Stando a quanto riportato da Reuters, AJ Investments afferma di essere alla ricerca di sostenitori per la vendita dell'azienda e per ottenere un cambio di leadership. Un investitore di Ubisoft afferma di avere il sostegno del 10% degli azionisti della compagnia per provare a rivoluzionarne i vertici, evidentemente considerati incapaci di risollevarla dalla situazione attuale. (Multiplayer.it)

Era già successo giusto all'inizio del mese di settembre, dopo che il lancio di Star Wars Outlaws aveva tutto meno che galvanizzato il valore di Ubisoft. Le azioni di Ubisoft erano crollate dopo le reazioni degli investitori, perdendo oltre il 10% in 2 giorni. (Spaziogames.it)

Inizialmente il publisher aveva puntato forte sugli adattamenti di Avatar e Star Wars, confidando che la potenza di questi brand nelle sale cinematografiche potesse trasformarsi in incassi sicuri anche per i videogiochi. (Spaziogames.it)