Haiti, governo chiede truppe Usa e Onu per proteggere siti strategici dopo assassinio di Moise
Gli Stati Uniti hanno assicurato Haiti che saranno inviati sul posto agenti dell'Fbi e altri esperti investigativi per aiutare il governo haitiano nelle indagini sull'assassinio del presidente Jovenel Moise, ma non hanno detto se invieranno nel paese caraibico truppe, come chiesto da Port-Au-Prince.
esteri. di Redazione Esteri. Tre giorni dopo l'assassinio del presidente haitiano Jovenel Moise le autorità del paese hanno annunciato di aver chiesto agli Stati Uniti e alle Nazioni Uniti di inviare truppe per proteggere i siti strategici. (TG La7)
Ne parlano anche altri media
Sono almeno 28 le persone responsabili dell’omicidio del presidente di Haiti Jovenel Moise. Si indaga anche sui responsabili della sicurezza del presidente, convocati dalla Procura per fare chiarezza sulla facilità con cui i killer hanno potuto raggiungere e uccidere il capo di Stato. (L'Unione Sarda.it)
Le precarie condizioni politiche rispecchiano però una generale situazione di instabilità del Paese tale da portare alcuni analisti ad associare la condizione di Haiti a quella della Somalia: uno Stato prossimo al fallimento. (Startmag Web magazine)
Il solo fatto che questo paese esista ancora offre una certa speranza, ha aggiunto, “perché tutto cospira verso la scomparsa di questo paese”. Ma ora, ha detto padre Saint-Félix, è praticamente l’unica istituzione funzionante nel paese. (SettimanaNews)
Intanto i confini del Paese e l’aeroporto internazionale di Port-au-Prince sono stati chiusi mentre la legge marziale è stata imposta. “Chiedo a tutti di mantenere la calma e mi dispiace molto comunicarvi la morte del presidente. (Qui News Pisa)
Un messaggio audio attribuito a Martine Moise, vedova del presidente di Haiti Jovenel Moise, assassinato mercoledì, è stato diffuso oggi su Twitter tramite il suo account ufficiale. (laRegione)
"Non c'è un nome per un simile gesto - ha detto - perché devi essere un criminale efferato per assassinare un presidente come Jovenel Moïse, senza nemmeno dargli la possibilità di dire una sola parola". (Gazzetta di Parma)