La Bce taglia ancora i tassi

Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha deciso di ridurre di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento. Quelli sui depositi presso la banca centrale, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale saranno ridotti rispettivamente al 3,25, al 3,40 e al 3,65%. Si tratta della terza riduzione dei tassi nel 2024, dopo quelle decise a giugno e a settembre. (Tiscali Notizie)

La notizia riportata su altre testate

Il tasso sui depositi - quello che serve da riferimento per le condizioni creditizie - scende al 3,25%, il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali al 3,40% e quello sui prestiti marginali al 3,65%. (RSI.ch Informazione)

Ci sono diffuse aspettative che la BCE annunci un nuovo taglio dei tassi ufficiali il 17 ottobre. Le continue sorprese negative che arrivano dai dati potrebbero portare a una discesa più rapida dei tassi nei prossimi mesi, fino a raggiungere l’area di ipotetica neutralità. (Gruppo Intesa Sanpaolo)

Era nell’aria, adesso è ufficiale: la Bce ha deciso di tagliare nuovamente il costo del denaro, riducendo di altri 25 punti i tre tassi di riferimento. Si tratta del terzo taglio nel giro di soli quattro mesi, da giugno. (Forbes Italia)

Btp, mutui, Borse e prestiti: cosa fare dopo il terzo taglio dei tassi Bce, le ricette per guadagnare

Soprattutto i servizi, che finora avevano sostenuto l'attività economica dell'area euro, "mostrano una crescita più lenta. I redditi sono saliti ma le famiglie hanno consumato bene, col tasso di risparmio che sale oltre il 14%". (L'HuffPost)

Nuovo taglio dei tassi dalla Bce di 25 punti base oggi, giovedì 17 ottobre. L'intervento era previsto anche alla luce della conferma, arrivata da Eurostat sull'inflazione, scesa a settembre all'1,7%. (Adnkronos)

E così dopo il taglio di 25 punti base deciso dalla Bce oggi, giovedì 17 ottobre, il costo del denaro è diminuito di circa 75 centesimi in quattro mesi, da giugno 2024 ad oggi. Ma secondo gli analisti siamo soltanto agli inizi di un ciclo discendente che si svilupperà in pieno soltanto nel 2025. (Corriere della Sera)