Cecilia Sala: “Mai pensato che sarei stata a casa oggi. Mi manca l'aria, non ho dormito”
ROMA – Una notte insonne, carica d’adrenalina, ma anche la prima notte di nuovo a casa, a Roma, da donna libera. Cecilia Sala ha trascorso così, nell'appartamento di famiglia al Celio, le ore dopo la sua liberazione. “Non ha dormito, era troppo emozionata”, ha raccontato ai cronisti Mario Calabresi, direttore di Chora Media, arrivato alle 11 di mattina con un mazzo di fiori sotto casa Sala per registrare un podcast con la giornalista, il primo dopo il lungo silenzio della giornalista imposto dalla sua detenzione a Evin, in Iran (la Repubblica)
Ne parlano anche altre fonti
C’è un sospetto dietro la carcerazione di Cecilia Sala che gli investigatori del Ros stanno cercando di chiarire: ossia se qualcuno ha “venduto” informazioni sui movimenti della giornalista. (Il Fatto Quotidiano)
Non si può che essere felici, molto felici, per la liberazione di Cecilia Sala, la giornalista del Foglio e di Chora media tenuta ventuno giorni in carcere dal regime degli ayatollah e sottoposta a torture psicologiche e fisiche. (La Stampa)
Ora l’Occidente non deve distogliere lo sguardo dal Paese che l’aveva rapita. Ieri, 8 gennaio, la giornalista italiana è tornata a casa con un’operazione-capolavoro del governo e della diplomazia italiana. (il Giornale)
Ventuno giorni di galera in isolamento con un faro puntato addosso dormendo per terra al freddo penso che sia una cosa allucinante. Quindi avevamo tutti nel cuore il fatto che Cecilia tornasse. (Liberoquotidiano.it)
Alla domanda di Calabresi su quale fosse stata la cosa più difficile da affrontare, Cecilia ha risposto: "La tua testa... (Il Giornale d'Italia)
Stanotte non ho dormito per l’eccitazione, volevo sentire la musica, stare all’aria aperta. Le prime parole dal ritorno a casa Cecilia Sala le affida al suo podcast, Stories, di Chora Media. (L'HuffPost)