Sala vuol portare la sinistra al centro. Ma i primi a bocciarlo sono i suoi

Approfondimenti:
(Post) fascisti

«Dovessi fare una sintesi giornalistica direi: uno sbadiglio vi seppellirà». Il leader di Italia Viva Matteo Renzi (come al solito) è pungente. Il sindaco Beppe Sala su Repubblica si inserisce nel toto leader o «federatore» del centro che dir si voglia - occupato nei giorni scorsi dal direttore dell'Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini - e Renzi prima fa presente «con tutto quello che sta accadendo nel mondo, noi discutiamo di Giuseppe Conte e Sala. (il Giornale)

Ne parlano anche altre testate

ROMA — «Giuseppe Sala è un’importante risorsa del centrosinistra. Il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, vicepresidente dell’Anci, entra nel dibattito che si è aperto attorno alla creazione di un centro, di «un soggetto liberal democratico e riformista» che a su… (la Repubblica)

Forse nel disperato tentativo di cambiare una rotta perdente o solo alla ricerca di qualche contenuto, seppur antico, per riempire l'attuale vuoto pneumatico di Schlein e compagni. Uno strano virus sta colpendo la sinistra: la voglia matta di Democrazia cristiana. (il Giornale)

La candidatura alla guida del Paese alle prossime politiche non potrà infatti che essere espressione del Pd, nella persona della segretaria Elly Schlein. – Si scrive federatore, si legge premiership. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Cinque possibili centri (Ruffini e Sala dopo Renzi, Calenda e Marattin)

C’è chi cerca un federatore di una galassia sfaccettata e conflittuale. La necessità di aggregare le forze moderate arriva da più parti. (Il Sole 24 ORE)

«Dopo la breve esperienza come ministro dello Sviluppo economico nel governo Monti, torna alla politica attiva», annunciava con ritmo da trailer l’agenzia Ansa. A un certo punto infatti spuntò anche il banchiere Corrado Passera. (il manifesto)

Due nomi nuovi si sono infatti aggiunti alla lunga lista di aspiranti a questo spazio elettorale che è un po’ diventata l'araba fenice della politica italiana. Che ci sia ognun lo dice ma dove sia nessuno lo sa Ernesto Ruffini ha annunciato al Corriere che si dimette dal suo incarico, peraltro svolto molto bene, di direttore dell'Agenzia delle Entrate per potersi riprendere la libertà di occuparsi del bene comune. (Corriere TV)