Corteo anarchici, Torino fa la conta dei danni

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Il giorno dopo il corteo anarchico contro il 41 bis e a sostegno di Alfredo Cospito, a cui hanno partecipato un migliaio di persone, Torino fa la conta dei danni delle violenze e dei danneggiamenti provocati dai manifestanti. Monumenti e muri delle case imbrattate, vandalizzate alcune decine di auto posteggiate, scritte pure sulla basilica della Consolata, patrona del capoluogo piemontese, vetrine di banche, compagnie assicurative, e negozi spaccate a colpi di mazza, cassonetti dei rifiuti dati alle fiamme, segnali stradali divelti. (Adnkronos)

Ne parlano anche altre testate

Minuti, 38 secondi di lettura Il Ministro: plauso alle Forze di polizia per la capacità dimostrata nell'aver saputo gestire con equilibrio e professionalità i momenti di tensione (Ministero dell'Interno)

"Quello che è accaduto - ha aggiunto - è un fatto molto grave che deve essere stigmatizzato con grande energia e forza da tutto il quadro politico perché sono episodi che non hanno nulla a che fare con il diritto democratico di manifestare le proprie idee, è teppismo puro ed è bene che i responsabili possano venire identificati e sanzionati adeguatamente". (Adnkronos)

Il sindaco Stefano Lo Russo non trattiene la rabbia, per quella che considera una «ferita ma soprattutto una vergogna». A due giorni dal corteo anarchico che ha causato danni a negozi, auto e monumenti, tra cui l’obelisco alle Leggi Siccardi e la Consolata, il primo cittadino ha deciso di visitare, ieri mattina, i luoghi della devastazione. (Corriere della Sera)

Minuti, 38 secondi di lettura «Ringrazio tutto il personale delle Forze di polizia impegnato ieri a Torino per una manifestazione dei movimenti anarchici ed esprimo la mia vicinanza e solidarietà agli agenti rimasti feriti negli scontri», ha dichiarato il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, che, nel condannare fermamente ancora una volta chi aggredisce le nostre forze dell’ordine e compie danneggiamenti, ha sottolineato «la grande capacità degli operatori di polizia, che hanno saputo gestire con equilibrio e professionalità i momenti di tensione». (Ministero dell'Interno)

Gli anarchici torinesi hanno garantito la loro presenza ad ognuna delle manifestazioni che sono state organizzate in questi mesi in solidarietà con Alfredo Cospito, tra gli ideologi della Fai-Fri, considerato un cane sciolto all'inizio della sua militanza ma diventato ora un nuovo modello, capace di stringere legami con gli anarchici europei e dell'America Latina, in particolare con i greci. (La Repubblica)

L'attacco alla città era preparato da mesi dagli anarchici in lotta contro il «tandem assassino» - e cioè Digos e procura torinesi, tra le più odiate d'Italia dai gruppi estremisti. E il simbolismo legato ai processi ad Alfredo Cospito, detenuto al 41bis con un quadro clinico in costante peggioramento (ieri è ritornato in ospedale) visto che da mesi è in sciopero della fame, non ha fatto altro che accendere la miccia. (ilGiornale.it)