La "cometa del secolo" su Superga: lo scatto di Valerio Minato è uno spettacolo celestiale
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Una levataccia che è valsa una bella soddisfazione a Valerio Minato, giovane fotografo torinese, che ha saputo realizzare uno splendido scatto della famosa cometa Tsuchinshan-ATLAS, nota anche con la sigla C/2023 A3. Nella foto, è raffigurato anche il profilo di Superga, immortalata alle ore 6.20 da Pianezza, insieme alla cometa proveniente da un luogo gelido e remoto del Sistema solare, chiamato Nube di Oort. (SavonaNews.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
Ecco perché viene chiamata "cometa del secolo" e perché questi corpi celesti vengono associati ai gatti. (Fanpage.it)
Ne avevamo parlato qualche giorno fa, quando si approssimava quella che a tutti gli effetti sarebbe stata la prova del fuoco per la cometa, il suo passaggio nel punto più vicino al Sole, il perielio Ora è ufficiale, Tsuchinshan-ATLAS nota anche con la sigla C/2023 A3 è sopravvissuta al calore della nostra Stella e non si è disintegrata quindi sarà di fatto la prima cometa del secolo ad essere vista nel nostro emisfero a occhio nudo con una luminosità notevole, molto vicina a quella della spettacolare Hale Bopp del 1997 che raggiunse una magnitudine di -1 (3bmeteo)
Victor Osimhen, centravanti di proprietà del Napoli passato in prestito al Galatasara, ha parlato della propria valutazione sul mercato (Europa Calcio)
Sebbene questa possa sembrare indicare il movimento della cometa, la realtà è ben diversa. La Cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS), recentemente visibile all’alba nei cieli di Gran Canaria, sta affascinando gli osservatori grazie alla sua luminosità crescente e alla sua straordinaria coda. (Meteo Giornale)
In questi giorni anche dalla Puglia è visibile la cometa di Tsuchinshan-Atlas, soprannominata la cometa del secolo. La cometa fino ad ora era visibile solo dall'emisfero australe, ma dopo il 9 ottobre, se le condizioni lo permetteranno, sarà visibile ad occhio nudo anche in quello boreale. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
È la metafora, pertinente, dell’astrofisico italiano Gianluca Masi, che alla guida del suo Virtual Telescope, un vero e proprio osservatorio astronomico posto nel grossetano, ma con il quale chiunque può collegarsi da remoto, si prepara alle osservazioni della nuova cometa in avvicinamento alla Terra, e visibile, comunque, an… (La Stampa)