Orbán: “Invito Netanyahu in Ungheria”. La Ue si spacca sull’Aia
Avanti, con cautela. E soprattutto in ordine sparso. I mandati di arresto spiccati dalla Corte penale internazionale contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa, Yoav Gallant, non sono uno shock solo per Israele, ma anche per le capitali europee. Che ora devono decidere come comportarsi, strette tra gli obblighi più volte riconfermati nei confronti della gius… (la Repubblica)
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Secondo Orban, convinto sostenitore del premier israeliano, si tratta di una "decisione spudorata, mascherata per scopi legali" che porta a "screditare il diritto internazionale". "Non abbiamo altra scelta che sfidare questa decisione" che in Ungheria "non avrà alcun effetto", ha dichiarato il premier magiaro in un'intervista alla radio di Stato. (EuropaToday)
Mentre il governo di Israele ha già annunciato ricorso contro la decisione della Corte Penale Internazionale di spiccare un mandato d'arresto internazionale contro il premier Benjamin Netanyahu e l'ex ministro della Difesa Gallant, l'esponente del Pd Piero Fassino, ospite di David Parenzo in studio a L'aria che tira su La7 non nasconde le sue perplessità sulla sentenza dei giudici. (Liberoquotidiano.it)
"I criminali di guerra sono altri". Matteo Salvini ha rotto il silenzio e le esitazioni diplomatiche del governo Meloni e ha preso posizione netta sul mandato d'arresto emesso dalla Corte penale internazionale nei confronti del premier israeliano Netanyahu, tra gli altri. (Fanpage.it)
Il presidente Usa definisce "scandalosa" la decisione, mentre Orbán sfida la Corte penale internazionale invitando il premier israeliano in Ungheria. Per Crosetto "decisione sbagliata, ma la rispetteremo" Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha definito "scandalosa" la decisione della Corte penale internazionale (Cpi) di emettere mandati di arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu e per l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant. (Euronews Italiano)
Karim Ahmad Khan, 54 anni, figlio di un dermatologo e di una infermiera, nato in Scozia e cresciuto in Inghilterra, è dal 2021 il Procuratore Capo della Corte Penale Internazionale. Da quando è stato nominato, ha cercato di ampliare l’operato di un tribunale che dal 2002, quando era stato istituito, si era occupato quasi solo di Africa. (Liberoquotidiano.it)
Israele rischia di apparire isolato e vulnerabile sulla scena internazionale dopo l'emissione dei mandati di arresto nei confronti del primo ministro Benjamin Netanyahu e l'ex ministro della difesa Yoav Gallant da parte dell'Aja. (Italia Oggi)