Donald Trump è Presidente: le implicazioni su clima e diritti
La rielezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti d’America ha riacceso il dibattito su temi cruciali come politiche ambientali, diritti civili, e immigrazione. Con il ritorno alla Casa Bianca, il Presidente si prepara a reintrodurre e ampliare molte delle misure che hanno caratterizzato il suo primo mandato, promettendo politiche ancora più dure e controverse. Trump e il clima Donald Trump ha un atteggiamento fortemente scettico verso il cambiamento climatico, che ha sempre definito una “bufala” ed “una delle più grandi truffe di tutti i tempi”, tanto che durante il primo mandato aveva ritirato gli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi, cosa che ha già promesso di fare di nuovo. (Wise Society)
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Il Senato passa a maggioranza repubblicana così come lo sarà la Camera. I risultati sono perfettamente in linea con i sondaggi, secondo i quali, soprattutto nelle ultime settimane, era evidente il sostanziale pareggio negli stati in bilico tra i due candidati. (Scienza in rete)
La fine degli Esg? Più d’uno se lo è chiesto, stamane? Che succede della lunga marcia della sostenibilità, con le sue pieghe iperboliche, per carità, pompate dalla finanza con afflato talvolta non cristallino, col brand activism del marketing strategico, con l’opportunismo modaiolo di una certa politica, che succede, dicevamo, della lunga marcia che comunque ha portato nell’ultimo quarto di secolo a qualche risultato non trascurabile in fatto di lotta al cambiamento climatico e a responsabilità sociale delle imprese? Sì perché Donald Trump non ha mai nascosto la propria contrarietà a tutto questo vasto mondo e a tutti i suoi principi, con furba faciloneria ridotto a wokismo. (Vita)
Questa è stata intesa come politica ambientale perseguita senza riguardo per l’impatto sulle vite dei comuni cittadini e le economie. Le elezioni europee prima e quelle americane di ieri hanno posto fine alla transizione energetica. (InvestireOggi.it)
Un passo indietro di Donald Trump sul sostegno economico alle politiche climatiche Usa sarebbe una mossa autolesionista, che tuttavia 'aprirebbe spazi' per le aziende europee e cinesi. (Adnkronos)
È di nuovo lui l’uomo più potente del Pianeta, che (non) parla della questione più importante che il Pianeta abbia mai affrontato. Il suo mandato di quattro anni arriva esattamente nel momento in cui la Terra ha più bisogno di accelerare gli sforzi per frenare il cambiamento climatico (greenMe.it)
La rielezione di Donald Trump, con le sue posizioni poco inclini alle politiche ambientali, potrebbe rappresentare un’opportunità strategica per l’Europa, che si trova nella posizione ideale per consolidare la propria leadership nelle tecnologie verdi e nella sostenibilità. (Il Fatto Quotidiano)