I giovani, l’educazione civica e le risposte negate
Il 25 novembre si celebra la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999. Il moltiplicarsi di casi di cronaca, i numeri della tragedia e l’estesa portata del fenomeno criminale hanno alzato il livello di attenzione e reso molto più consapevoli le nuove generazioni, pur in un clima culturale che fatica ad evolversi e rimane ancorato ai vecchi privilegi maschili. (FLC CGIL)
La notizia riportata su altre testate
Le prime due sorelle partecipano alla costituzione del gruppo clandestino «Movimento 14 giugno». (La Gazzetta del Mezzogiorno)
"La violenza contro le donne presenta numeri allarmanti. È un comportamento che non trova giustificazioni, radicato in disuguaglianze, stereotipi di genere e culture che tollerano o minimizzano gli abusi, che si verificano spesso anche in ambito familiare". (Adnkronos)
Il documento, curato dalla Direzione Centrale Anticrimine, come negli anni scorsi, contiene storie e testimonianze reali. (Frosinone News)
“La cultura è l’antidoto contro ogni forma di violenza – ha affermato il rettore dell’Umg di Catanzaro, prof. Giovanni Cuda – e l’Università Magna Graecia contribuisce alla rivoluzione culturale necessaria per cambiare l’attuale situazione. (Corriere di Lamezia)
ANSA (Avvenire)
Roma, 25 nov. Una piaga sociale e culturale che non ci consente di voltare lo sguardo dall’altra parte, ma che ci spinge a riflettere e ad agire con ogni azione possibile volta a tutelare le vittime dall’abominio della violenza”. (Agenzia askanews)