Speleologa intrappolata, con il medico che la salvò nel 2023: «Dottore, noi già ci conosciamo, sono caduta di nuovo, che sfortuna»
Ottavia e Leonardo, la speleologa e il medico. Era stato lui, il giovane anestesista Leonardo Sattin del Soccorso alpino di Verona, a portarla fuori dalla grotta di Bueno Fonteno un anno e mezzo fa, quando la trentaduenne bresciana aveva avuto il primo incidente fra le rocce sotterranee del monte Torrezzo. E sempre lui, appassionato di speleologia, l’ha raggiunta in questi giorni nei cunicoli inesplorati per prestarle soccorso. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Nelle prime ore del mattino, il sistema di soccorsi attivato all’interno e all’esterno della grotta “Abisso Bueno Fonteno” ha portato in salvo Ottavia Piana, la speleologa rimasta ferita il 14 dicembre durante l’esplorazione di cavità ancora non mappate. (Ministero dell'Interno)
L'esperta del CAI era caduta di schiena sabato 14 dicembre, intorno alle 16, mentre si trovava dentro la grotta Abisso Fonteno, nella Bergamasca. Lo scorso anno aveva già avuto un simile incidente, nello stesso posto. (Sky Tg24 )
L’incontro tra i due è stato veloce: il giovane l’ha raggiunta in una tenda che è stata allestita nelle immediate vicinanze dell’uscita dalla cavità di Bueno Fonteno. (L'Eco di Bergamo)
Il salvataggio della speleologa Ottavia Piana, portata in salvo dopo quattro giorni in una delle operazioni più complesse mai affrontate dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, è l'ultima dimostrazione di questa capacità tutta italiana. (Famiglia Cristiana)
Nel corso della notte i volontari del Soccorso alpino hanno concluso la risalita con la 32enne in barella, che è stata poi trasportata in elicottero all’ospedale di Bergamo. Dopo quattro giorni la speleologa Ottavia Piana è stata tirata fuori dalla grotta Bueno Fonteno, nel bergamasco, dove era rimasta intrappolata sabato scorso in seguito ad una caduta. (Virgilio Notizie)
Nutrita con gel energetici e accompagnata da un anestesista. Ora la speleologa 32enne ha superato la metà della via di fuga dall'inferno ed è sempre più vicina all'uscita, alla salvezza. (il Giornale)