Donald Trump, nella sua squadra spunta il falco anti-Cina: tutti i nomi

Dario Mazzocchi 09 novembre 2024 Il cerimoniale della politica statunitense prevede che il 20 gennaio dell’anno successivo alle elezioni presidenziali cada l’Inauguration Day, quando il nuovo Commander in Chief giura lealtà alla costituzione e assume ufficialmente l’incarico. Così farà Donald Trump per il suo ritorno nello Studio ovale: nel mentre, metterà mano al nuovo governo e unirà i tasselli per attuare il programma scelto della maggioranza degli elettori. (Liberoquotidiano.it)

Su altri media

Circa duemila nomine, dai vertici dell'esecutivo ai gangli dell'amministrazione federale, saranno pronte per la svolta che Donald Trump vuole imprimere con il suo secondo mandato alla Casa Bianca. (il Giornale)

Per i capi dei dipartimenti si tratta ancora solo di ipotesi, così come per altri ruoli chiave dell'amministrazione come il press secretary, che si occupa dei rapporti con la stampa, probabilmente complessi, e per il sostituto di Jerome Powell alla Federal Reserve, quando l'attuale presidente della banca centrale americana lascerà il suo incarico nel 2026. (QuiFinanza)

La vittoria di Trump e le sue implicazioni Le recenti elezioni presidenziali degli Stati Uniti hanno portato ad un significativo cambiamento politico, con Donald Trump che si prepara a entrare nella Casa Bianca con una squadra rinnovata. (Gaeta.it)

Trump, da Kennedy a lady McMahon Donald punta sui fedelissimi per la “nuova” Casa Bianca

Sono passati solo pochi giorni dalla vittoria di Donald Trump alle presidenziali e già il presidente eletto è al lavoro per formare la propria squadra di governo. Rispetto al 2016, Trump arriva molto più preparato all'appuntamento con la Casa Bianca e non ha intenzione di ripetere alcuni errori compiuti nella prima amministrazione, caratterizzata da numerose nomine di breve durata. (il Giornale)

(Adnkronos) – Nel governo di ‘fedelissimi’ che sta costruendo Donald Trump non figureranno l’ex segretario di Stato Mike Pompeo e l’ex ambasciatrice delle Nazioni Unite Nikki Haley, che potrebbero aver pagato alcuni diverbi passati con il neoeletto presidente. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

200 necessitano di conferma dal Senato, che ora è in mano ai repubblicani e dovrebbe agevolare le scelte del nuovo presidente. A Washington è iniziata la stagione dei traslochi. (ilmessaggero.it)