Prime condanne a Hong Kong per 'sedizione'

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Gazzetta di Parma ESTERI

Un tribunale di Hong Kong ha condannato per "sedizione" due ex redattori del sito web di notizie Stand News, ora chiuso, e la società editrice del sito, che ha spesso dato copertura favorevole al movimento pro-democrazia del 2019. "Ritengo i tre imputati colpevoli", ha dichiarato il giudice del tribunale di Wan Chai, Kwok Wai-kin. Si tratta della prima condanna per "sedizione" da quando l'ex colonia britannica è stata restituita alla Cina nel 1997 (Gazzetta di Parma)

Ne parlano anche altre fonti

La libertà di stampa è un frutto sempre più difficile da cogliere in tutto il mondo, specialmente in paesi non democratici o in stati che, al loro interno, stanno vivendo conflitti lancinanti. E la Cina, stando agli ultimi trattati di scienza politica, può essere annoverata di diritto perlomeno nella prima casistica citata poco sopra. (Luce)

Ma ieri, insieme al collega e successore Patrick Lam, è stato … “Per me la libertà di parola è una sorta di fede”. (Il Fatto Quotidiano)

Due ex redattori del sito di notizie Stand News sono stati giudicati colpevoli dal tribunale di Hong Kong di "cospirazione e di pubblicazione e riproduzione di contenuti sediziosi". La sentenza coinvolge anche la società editrice del sito. (Sky Tg24 )

Chung e Lam hanno trascorso in cella già un anno, subito dopo il raid del dicembre 2021 condotto da circa 200 agenti di polizia nella redazione di Stand News, l’ultimo media rimasto fin lì autonomo. Chung Pui-kuen e Patrick Lam rischiano fino a due anni di carcere, anche se la fattispecie di reato è entrata a far parte della nuova legge di sicurezza nazionale e prevede ora una pena massima di dieci anni. (il manifesto)

Dopo che il governo autonomo di Hong Kong, ma sempre più controllato da Pechino, ha respinto con toni molto duri una petizione con cui dieci vescovi cattolici di tutti i continenti avevano chiesto al governo della regione amministrativa speciale di rilasciare - senza successo - l’editore, attivista pro-democrazia e cattolico Jimmy Lai, che a quasi 80 anni è in carcere da 4 anni per la cosiddetta “legge sulla sicurezza nazionale” imposta dalla Cina sulla Città-Stato proprio nel 2020 per via della testata Apple Daily che amministrava, un media poi smantellato negli anni scorsi. (Famiglia Cristiana)

Giovedì sono stati condannati per «sedizione» anche due giornalisti che raccontarono le proteste: l'ex caporedattore Chung Pui-kuen e l'ex caporedattore ad interim Patrick Lam, che avrebbero pubblicato «testi sediziosi» sulla testata indipendente (ora chiusa) Stand News. (Corriere della Sera)