Furto in chiesa: il parroco diffonde il video e lancia un appello al ladro
"Vorrei che l'autore capisse le conseguenze del suo gesto e trovasse la via della redenzione". Con queste parole cariche di dispiacere, don Ignazio Gadaleta, parroco della chiesa di San Michele Arcangelo a Ruvo di Puglia, ha commentato il furto avvenuto dieci giorni fa. Un uomo ha sottratto quasi 900 euro dalla sacrestia della parrocchia, denaro destinato alle persone più bisognose della comunità. L'episodio si è verificato in un momento di confusione, tra la fine di una messa e l'inizio della successiva. (tarantobuonasera.it)
La notizia riportata su altre testate
Il parroco, don Ignazio Gadaleta, dopo aver sporto denuncia ai Carabinieri ha anche deciso di pubblicare il video del furto sui social, sperando che il ladro ci ripensi e restituisca la somma, ma anche che qualche fedele riconosca il malvivente e dia un aiuto ad identificarlo. (Tiscali Notizie)
"Attenzione, prestate attenzione a questo soggetto che domenica scorsa si aggirava per le parrocchie di Ruvo di Puglia ed è riuscito a commettere un furto nella mia parrocchia". Sui social, il parroco ha pubblicato anche il video del furto di 900 euro, somma che era custodita nel cassetto della scrivania della sacrestia. (corriereadriatico.it)
A cura di Antonio Palma Un uomo che entra nella sacrestia della chiesa con fare circospetto e in pochi secondi apre un cassetto e ruba le buste col denaro appena donato dai fedeli. (Fanpage.it)
Un 31enne, di origini polacche, è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Spoleto dai Carabinieri della Stazione di Deruta, per l’ipotesi di reato di furto di telefono cellulare. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Il parroco, il molfettese don Ignazio Gadaleta, ha denunciato l'accaduto tramite i social media, diffondendo immagini e un appello urgente ai cittadini per aiutare le forze dell'ordine a identificare l'autore del gesto. (MolfettaViva)
"La cosa che più mi dispiace è che il furto che abbiamo subito ha conseguenze sui bisogni di chi vive in condizioni di fragilità sociale ed economica. Vorrei che l'autore lo capisse e che possa redimersi". (La Repubblica)