Vasco Rossi ricorda il padre e attacca: «Non ti piegasti ai nazi fascisti ma ora sono tornati»
Vasco Rossi ricorda il padre Giovanni Carlo, scomparso il 31 ottobre 1979, 45 anni fa, attraverso un post apparso sui suoi canali social, dolce e duro al contempo. Dolce quando si rivolge direttamente al genitore: «Il 31 ottobre del 1979 te ne sei andato piegato dalla fatica. Ricordo ancora il tuo mezzo sorriso, caro papà… dolce e gentile…». Poi, il rocker di Zocca continua il suo viaggio nella memoria con una critica al governo: «L’altra metà te l’avevano portato via i due anni di lager Nazista a Dortmund che avevi dovuto scontare per non esserti voluto piegare alla barbarie del Nazi Fascismo (Corriere della Sera)
Su altri giornali
Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha così commentato alcune recenti dichiarazioni di Vasco Rossi e Angelo Bonelli, nonché una curiosa notizia sui montoni gay. (Nicola Porro)
è sceso in campo. E in questo calderone, ora piovono le considerazioni di Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura della Camera e responsabile Cultura e Innovazione di Fratelli d’Italia, che ha risposto alle affermazioni di Vasco e a quelle fatte nel programma Otto e Mezzo su La7, che si è occupato della vicenda, attraverso un messaggio sui suoi canali social. (Liberoquotidiano.it)
Da quanto tempo non si sente parlare di Vasco Rossi per una canzone nuova? Saranno forse due, tre anni? A spanne forse anche un po' di più. Ma si torna al punto iniziale: da quanto tempo Vasco non fa parlare di sé per una canzone? Ed è forse in questa "vacanza" di attenzioni, in quest'assenza di riflettori, che il rocker ha deciso di rimediare nel modo più semplice e rapido di cui si dispone nell'era dei social. (il Giornale)
Non ci crederai ma sono tornati, lupi travestiti da agnelli, bulli, arroganti e le facce ghignanti". Vasco Rossi ricorda il padre scomparso da tanti anni: "Il 31 ottobre del 1979 te ne sei andato piegato dalla fatica. (la Repubblica)
Con queste parole sui suoi profili social Vasco Rossi ricorda il papà scomparso. «Non ci crederai… ma sono tornati… lupi travestiti da agnelli… bulli. (La Stampa)
Scrive Vasco: "Il 31 ottobre del 1979 te ne sei andato piegato dalla fatica. Ricordo ancora il tuo mezzo sorriso, caro papà… dolce e gentile. L’altra metà te l’aveva portato via il campo di concentramento nazista a Dortmund …che avevi dovuto scontare per non essserti piegato alla barbarie del nazifascismo e per non aver accettato di combattere contro altri italiani. (RagusaNews)