Prandelli: “Atalanta da scudetto, lo dico da mesi. Dopo l’Europa League sa di essere forte”
Come è scattato questo cambio di mentalità? «Io credo tutto derivi dalla coppa alzata a maggio. Vincere l’Europa League, per giunta dominando in finale contro una squadra (Leverkusen ndr ) imbattuta in tutto il resto della stagione, ha dato una consapevolezza enorme a tutto il gruppo. La Dea adesso sa di essere forte, di avere le carte in regola per giocarsela. Sì, anche per lo scudetto». A Roma è stata decisiva anche la panchina. (fcinter1908)
Ne parlano anche altre fonti
"L'Atalanta è una candidata allo scudetto, lo penso da mesi. In cosa è migliorata negli anni? La capacità di soffrire. (Atalantini.com)
A prendere sul serio la squadra di Gasperini è certamente il Predictor di Opta. "Il terzo sedutosi alla tavola dello scudetto è naturalmente l’Atalanta che negli ultimi mesi ha fatto a brandelli qualsiasi avversario sia in campionato, sia in coppa. (CalcioNapoli1926.it)
Epa11753787 Marten de Roon (al centro) dell'Atalanta festeggia con i suoi compagni di squadra dopo aver segnato il gol dello 0-1 durante la partita di calcio di Serie A tra AS Roma e Atalanta BC, a Roma, Italia, 02 dicembre 2024. (Football Italia)
Zazzaroni perplesso: "Fatto a brandelli qualsiasi avversario. Pochi la considerano per lo scudetto" In un articolo tra le pagine de Il Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni si è lasciato andare ad una riflessione dopo le recenti parole di Antonio Conte: "Su una cosa Predictor ha dato ragione a Antonio, il quale ieri ha nuovamente ripetuto che «qui si parla con troppa facilità di vincere". (AreaNapoli.it)
L'ex ct dell'Italia Cesare Prandelli sostiene che la squadra orobica può vincere lo scudetto in questa stagione: "Negli ultimi mesi i nerazzurri hanno vinto partite sporche, in cui forse lo spettacolo è stato meno entusiasmante". (Diretta)
Ma quando non riusciva a esprimersi al massimo, difficilmente portava a casa i tre punti. M a non è che questa Atalanta arriva fino in fondo? La domanda se la stanno facendo un po’ tutti. (La Gazzetta dello Sport)