Il monito di Erdogan sulle Olimpiadi: "Immoralità anti-cristiane". E annuncia: "Chiamerò il Papa"

La cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024 continua a far discutere. Con il passare delle ore, nonostante i tentativi di gettare acqua sul fuoco, le polemiche tengono banco e ormai la questione è diventata anche politica. Non è un semplice caso mediatico, e l'intervento a gamba tesa di Recep Tayyip Erdogan ne è la dimostrazione. A cui si aggiunge la sua intenzione di un colloquio con il Santo Padre. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Quella che doveva essere una solenne celebrazione della cultura francese ha preso una piega inaspettatamente negativa, divenendo una sfilata di errori banali, accompagnata da ideologismi triti e scontati. (Il Cittadino)

Lo squallore della liturgia genderizzata per le olimpiadi non può reggersi senza lo squallore di supporto dell’informazione degenerata in propaganda, sì che ci tocca assistere a commentatori, a testate che difendono la baracconata dell’artista Jolly, nel giro queer del presidente Macron e tenuto in fama di genio dagli opportunisti che capovolgono la realtà: “Ma quale ultima cena, non avete capito niente, siete di destra e incolti, era un omaggio a Dioniso”. (Nicola Porro)

L’interpretazione secondo cui la coreografia rappresenta la parodia del racconto cristiano è già stata sbufalata dai fact checker. Ultima Cena o no, quella della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi è diventata una questione internazionale. (Radio Radio)

Teocrazia aberrante e blasfemia altrettanto

"Sono di mentalita' molto aperta, ma ho pensato che quello che hanno fatto fosse una vergogna", ha detto l'ex presidente degli Stati Uniti in un'intervista a Fox News. (la Repubblica)

L’indignazione, espressa in occasione dell’inaugurazione dei Giochi olimpici, andrebbe intesa in prospettiva culturale piuttosto che ideologico-politica. Due le posizioni espresse. Si tratterebbe di una parodia dell’Ultima cena di Leonardo, la prima, e in quanto tale blasfema. (Avvenire)

Un esempio emblematico fu il film di Pietro Germi, Divorzio all'italiana, che contribuì in modo decisivo all'introduzione del divorzio in Italia. (Italia Oggi)