Il padre del 17enne accusato dell'omicidio di Maria Campai: «Mio figlio deve avere un complice, non può aver agito da solo»
Bisogna annotare un concetto, categorico, su cui da subito questo papà, il papà del presunto assassino di Maria Campai, ha deciso di non derogare: «Se mio figlio ha sbagliato, allora pagherà tutto quello che deve pagare»; ma ciò premesso, «se per davvero l’ha uccisa lui, ha avuto uno oppure due complici, non può aver fatto tutto da solo. Non può». Queste parole, che aveva condiviso col Corriere di ritorno dalla caserma dei carabinieri per assemblare un primo borsone di vestiti destinato al ragazzino in prigione, le ha ripetute ai suoi colleghi coi quali ripara i lampioni della luce tra la Lombardia e l’Emilia. (Corriere Milano)
Su altre fonti
Gli avvocati del 17enne Paolo Antonini e Valeria Bini hanno spiegato di avere potuto parlare solo pochi minuti col giovane, di avere letto al momento semplicemente il verbale del primo interrogatorio del minorenne davanti ai Carabinieri, ma senza la presenza degli avvocati, giovedì nel primo pomeriggio, pochi minuti prima che, grazie alle indicazioni del ragazzo, il corpo di Maria venisse ritrovato nella villetta disabitata di via Monteverdi. (OglioPoNews)
Grazie alla posizione inviata via Whatsapp da Maria alla sorella, che indicava appunto via Monteverdi, dove si trovano sia l’appartamento della famiglia del 17enne indagato per omicidio, sia il garage dove probabilmente il delitto si è consumato, sia il giardino della villetta dove il corpo di Maria è stato lasciato e dove è stato ritrovato poi una settimana dopo la scomparsa. (OglioPoNews)
Queste le parole che, secondo la Gazzetta di Mantova, avrebbe pronunciato davanti ai carabinieri, in una sorta di confessione, il 17enne accusato di aver ammazzato in modo premeditato il 19 settembre scorso nel garage di casa a Viadana Maria Campai, 42enne romena contattata su una chat di incontri, e di averne poi nascosto il cadavere nel giardino di una vicina villetta disabitata. (RaiNews)
Poi decide di lasciarlo sulla cancellata della villa, per il momento disabitata, a pochi metri dal giardino dove Maria ha trovato, per una settimana, la sua temporanea sepoltura, coperta da uno strato di fogliame. (IL GIORNO)
Cercava come strangolare a mani nude, in quali punti del volto sferrare pugni. Il 17enne che ha ucciso Maria Campai la sera del 19 settembre, a Viadana, ventimila abitanti in provincia di Mantova, ha studiato da killer. (Open)
Controlla cortesemente la tua posta elettronica. Se non riesci a trovare l'e-mail che ti abbiamo inviato prova a cercare nelle caselle di "posta indesiderata" o di "spam". Grazie per esserti registrato a Gazzetta di Mantova (gazzettadimantova.it)