Commissione europea, il no a Ursula von der Leyen di Lega, Avs e 5 Stelle. Pd, si smarcano Tarquinio e Strada

Era previsto e pure annunciato. Ma ieri è accaduto. La Lega ha bocciato la Commissione von der Leyen nonostante il vicepresidente sia Raffaele Fitto. E così, mentre le agenzie si affollavano con i commenti entusiasti di Forza Italia e Fratelli d’Italia («Il detonatore degli equilibri è stata Giorgia Meloni», copyright Nicola Procaccini) la Lega sparava sui social il suo meme: «Voto compatto della Lega: no a von der Leyen». (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Inoltre, è il risultato peggiore se si confronta con gli altri voti di fiducia per le precedenti Commissioni europee, da quella di Jacques Santer nel 1995 (417 voti favorevoli su 626 seggi totali), a quelle di Romano Prodi nel 1999 (510 su 626), di José Manuel Barroso nel 2004 (478 su 732), ancora di Barroso nel 2010 (488 su 736), di Jean-Claude Juncker nel 2014 (423 su 751) e della stessa von der Leyen nel 2019 (461 su 748). (Corriere della Sera)

ROMA – All’indomani della fiducia alla debolissima nuova Commissione europea, accolta con il minimo dei voti della storia, il Pd, diviso tra senso di responsabilità e voglia di opposizione a Strasburgo, riparte dalle parole della segretaria Elly Schlein: “Non sentiamo questa Commissione come nostra, è giusto che parta ma non faremo dare per scontati i nostri voti”. (la Repubblica)

Ursula von der Leyen inizia la navigazione della sua seconda Commissione in acque perigliose. Rese tali dalla gestione complessa di un meccanismo che - è bene ricordarlo - è ben diverso dalle dinamiche dei governi nazionali. (Avvenire)

L’Unione europea spende in armi il doppio della Russia e più della Cina. Ma secondo Von der Leyen è ancora troppo poco

"Dieci voti più del margine, 30 in meno di quelli che Ursula singola candidata prese a luglio scorso. Già erano sbagliate le tesi di chi diceva dopo l'elezione di Trump 'adesso ci vuole l'anti-Trump!'. (Liberoquotidiano.it)

Perché la nuova e dimagrita Commissione Ue può essere salutare I tanto odiati e temuti conservatori, a sinistra, potrebbero rivelarsi utili all’Europa in questo curioso assalto da cui è minacciata ad opera di un presidente americano che pure appartiene alla famiglia mondiale dei conservatori. (Start Magazine)

E abbiamo bisogno di un mercato unico della difesa”. C’è qualcosa di sbagliato in questa equazione. (Il Fatto Quotidiano)