Commissione europea, il no a Ursula von der Leyen di Lega, Avs e 5 Stelle. Pd, si smarcano Tarquinio e Strada
Era previsto e pure annunciato. Ma ieri è accaduto. La Lega ha bocciato la Commissione von der Leyen nonostante il vicepresidente sia Raffaele Fitto. E così, mentre le agenzie si affollavano con i commenti entusiasti di Forza Italia e Fratelli d’Italia («Il detonatore degli equilibri è stata Giorgia Meloni», copyright Nicola Procaccini) la Lega sparava sui social il suo meme: «Voto compatto della Lega: no a von der Leyen». (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altri media
Secondo il racconto diffuso dai media nazionali, entrambe le vittime erano a bordo della macchina. Spagna – Tragedia sui binari: due persone sono morte in un incidente che ha coinvolto un treno e un’auto, avvenuto in provincia di Palencia, in Castiglia-Leon. (Frosinone News)
Il "von der Leyen II" ha ufficialmente inizio: mercoledì 4 dicembre a Palazzo Berlaymont la leader tedesca, al suo secondo mandato, presiederà il primo collegio con i nuovi 26 commissari, freschi del voto di fiducia (a dire il vero, molto risicato) da parte dei deputati di Strasburgo. (EuropaToday)
La nuova Commissione Ue, presieduta da Ursula von der Leyen è la più a destra della storia della comunità europea, la prima nella quale entra in ruolo apicale l’esponente di una forza erede del neofascismo, il partito di Giorgia Meloni che oggi giustamente festeggia. (Il Fatto Quotidiano)
Introduzione A settembre la presidente riconfermata aveva presentato al Parlamento di Strasburgo la lista dei nuovi Commissari europei. Tra le 26 deleghe anche nuovi portafogli: Difesa, Mediterraneo, Sicurezza economica e Sicurezza digitale. (Sky Tg24 )
Un vero e proprio cambio di passo rispetto a una congiuntura che, come la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen ha scritto nella lettera di incarico al neo commissario all’Agricoltura, Christophe Hansen, «è stata contrassegnata da troppe scelte iperambientaliste». (Il Sole 24 ORE)
Intanto, andrebbe detto che quest’anno, anziché offrire dibattiti incisivi e mettere alla prova la preparazione dei commissari designati, le audizioni si sono spesso dimostrate uno spettacolo privo di vera sostanza, dove a regnare è stato il mutuo controllo. (Il Fatto Quotidiano)