L'uso cristiano della ragione di un vero maestro tra fede e vita

Fornito da Avvenire. «Maestro» è espressione abusata nell’ambito accademico per indicare la persona a cui si deve, tra l’altro o fondamentalmente, l’incoraggiamento e l’appoggio principale nella complicata e perigliosa carriera.

Arrivederci, Maestro

Francesco D’Agostino è un maestro di genere molto superiore: è stato per me un vero Maestro, di vita, di sapere, di lavoro, di fede, di laicità, d’uso cristiano della ragione, di cultura, e in questi ultimi, dolorosi tempi, di sobrietà e dignità. (Notizie - MSN Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Studioso di straordinaria lucidità e capacità profetica, è stato anticipatore della riflessione sui nodi dell’antropologia e del diritto sfidati dall’irrompere delle questioni bioetiche. Gent.ma Sig.ra Rossella,. (Conferenza Episcopale Italiana)

Fratelli e sorelle, fraternità e sororità sono le parole che Francesco D’Agostino ci suggeriva di tornare a vivere e a usare, oltre ogni personalismo Perché leggere D’Agostino è stato sempre – e resterà – entrare in contatto con l’intelligenza e l’umanità di un grande intellettuale e di una persona integra e integrale. (Notizie - MSN Italia)

È stato direttore delle riviste Iustitia e Nuovi Studi Politici condirettore della Rivista Internazionale di Filosofia del Diritto. Dal punto di vista accademico, tra i maestri che hanno influenzato il suo pensiero figuravano Sergio Cotta e Vittorio Mathieu. (Avvenire)

La gratitudine della Cei. “Studioso di straordinaria lucidità e capacità profetica, è stato anticipatore della riflessione sui nodi dell’antropologia e del diritto sfidati dall’irrompere delle questioni bioetiche”. (Vatican News - Italiano)

Francesco D'Agostino - Archivio Boato. Ma c’è un tratto di Francesco D’Agostino che voglio specialmente sottolineare. Fratelli e sorelle, fraternità e sororità sono le parole che Francesco D’Agostino ci suggeriva di tornare a vivere e a usare, oltre ogni personalismo (Avvenire)

Non è di questo maestro che sto parlando. Arrivederci, Maestro (Avvenire)