Perché Flavio Briatore chiede alla Presidenza del Consiglio un risarcimento di 12,6 milioni? Spoiler: non c’entra Giorgia Meloni, ma lo yacht Force Blue “svenduto” e Bernie Ecclestone…

Flavio Briatore riapre il caso Force Blue e lo fa con una richiesta di risarcimento multimilionaria. L’imprenditore ha citato la Presidenza del Consiglio davanti al Tribunale di Torino per chiedere 12,6 milioni di euro di danni, sostenendo che il suo celebre yacht sia stato svenduto durante la gestione giudiziaria seguita al sequestro. La vicenda, che ha origini nel 2010, si lega a un’inchiesta per frode fiscale dalla quale Briatore è stato definitivamente prosciolto. (MOW)

Su altri giornali

Flavio Briatore insiste e vuole essere risarcito per la vendita del suo yacht, il Force Blue. Ora Briatore chiede 12 milioni e 660mila euro alla presidenza del consiglio, in solido con l’amministratore giudiziario che manterialmente realizzò la vendita, ordinata dai giudici della Corte d’Appello di Genova. (Il Fatto Quotidiano)

Quasi quindici anni dopo il sequestro del suo yacht, Flavio Briatore, una volta ottenuta la definitiva assoluzione, ha deciso di avviare un'azione legale presso il tribunale di Torino contro i giudici e un commercialista, richiedendo un risarcimento pari a circa 13 milioni di euro (12,6 milioni). (Torino Cronaca)

Ultimo capitolo nella ultradecennale battaglia giudiziaria. Secondo l’imprenditore la cifra richiesta equivale alla differenza tra il denaro incassato dalla vendita del panfilo e il suo reale valore. (Il Giornale d'Italia)

Flavio Briatore chiede un risarcimento da 12,6 milioni di euro ai giudici: "Il mio yacht Force Blue svenduto"

Flavio Briatore vuole essere risarcito di quasi 13 milioni di euro (12,6) per la vendita del suo yacht Force Blue decisa dalla Corte d'Appello di Genova ed effettuata materialmente da un commercialista genovese in qualità di amministratore giudiziario. (Corriere della Sera)

La cifra richiesta? Ben 12,6 milioni di euro, equivalente alla differenza tra il prezzo di vendita dell’imbarcazione e il suo valore stimato secondo l’ex proprietario. L’imprenditore - 15 anni dopo - ha infatti citato in giudizio la Corte d’Appello di Genova e l’amministratore giudiziario che ne gestì la vendita, puntando il dito contro una procedura che ritiene irregolare e dannosa. (ilmessaggero.it)

A quasi 15 anni dal sequestro, dopo aver ottenuto una definitiva assoluzione, scrive la Repubblica, l'imprenditore ha citato per danni davanti al tribunale di Torino i giudici e il commercialista. (L'HuffPost)