Siria: dal crollo di Assad nessun vantaggio per i curdi

Curdi, ovvero quel popolo che ha avuto la sfortuna di finire in un crocevia geopolitico dei più infernali. Armati, disarmati, utili, abbandonati, amici, nemici. Gli eventi precipitosi in Siria per mano di Hayat Tahrir al-Sham pongono oggi nuove sfide per il mondo dei curdi siriani, quarta porzione dell'universo sparpagliato tra Turchia, Iran, Iraq e Siria. Una notizia su tutte, all'alba (Inside Over)

Su altre testate

Introduzione (Sky Tg24 )

Fonti dei ribelli dell'esercito nazionale siriano (Sna) hanno annunciato di aver preso il controllo dell'80% del distretto di Manbij, a nordest di Aleppo, che nel 2016 era stato conquistato, durante la guerra civile siriana, dai curdi sostenuti dagli Stati Uniti. (la Repubblica)

"Assistiamo da un lato alla caduta di una dittatura che va avanti da oltre cinquant'anni in Siria, che ha diviso famiglie e torturato e sterminato migliaia di persone; dall'altro, le milizie di SNA (esercito proxy della Turchia) e HTS (organizzazione proveniente da Al Qaeda) stanno proseguendo l'avanzata con la prospettiva di unificare la Siria in un governo istituzionale islamico", sottolineano gli organizzatori. (TorinOggi.it)

ASIA TODAY Siria: la Turchia prende il controllo di Manbij (in accordo con gli Stati Uniti)

La rivoluzione confederale non va tuttavia confusa con i curdi, che sono soltanto una sua componente. (il manifesto)

"Siamo parte della Siria unita e del popolo siriano", si legge nel comunicato delle forze curdo-siriane diffuso poco fa ai media. (La Tribuna di Treviso)

Le notizie del giorno: iniziano le udienze in tribunale per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Confermata la vittoria dell'opposizione nel governatorato di Jakarta. Gli accademici della Corea del Sud scelgono come espressione dell'anno quattro caratteri legati ai tumulti politici. (AsiaNews)