Reporter Rai, le minacce choc di Lilin

Non bastavano le balle, la propaganda pro Putin e le teorie strampalate diffuse in Rete. Adesso Nicolai Verjbitkii, meglio conosciuto come Nicolai Lilin, passa alle minacce. Lo scrittore, candidato (trombato) di punta della bizzarra lista di Michele Santoro alle ultime elezioni europee, «Pace, terra, dignità», è arrivato alle minacce nemmeno troppo velate. Nel mirino di Lilin i cronisti della Rai Stefania Battistini e Simone Traini, accusati dal Cremlino di aver invaso il territorio russo dopo aver documentato l'avanzata dell'esercito ucraino nel Kursk (il Giornale)

Su altre fonti

E per Battistini arriva anche l’odio social La decisione della Rai di richiamare in Italia Stefania Battistini e Simone Traini – dopo l’apertura da parte delle autorità russe di un procedimento a loro carico per il servizio sull’avanzata ucraina nella regione di Kursk – non è stata vista di buon grado dall’UsigRai. (Primaonline)

Si muove in queste due direttrici la nuova fase della guerra tra Mosca e Kiev, con gli ucraini che sperano di poter consolidare le loro posizioni nella regione di Kursk - anche in altre aree limitrofe - per poterle «scambiare» con le proprie regioni occupate dai russi in un eventuale futuro tavolo di trattative. (La Stampa)

Le minacce dello scrittore Nicolai Lilin Giornalista Rai Stefania Battistini e l'operatore Traini nel mirino dell'Fsb (Virgilio Notizie)

Il coraggioso lavoro di Stefania Battistini, Simone Traini e Ilario Piagnerelli, inviati della Rai. E i meriti e i demeriti del giornalismo su Russia, Ucraina, Israele e Hamas. L'approfondimento di Gregory Alegi Secondo un vecchio detto professionale, se un tizio dice che piove e l’altro dice che splende il sole, il compito del giornalista non è quello di riferire entrambe le voci ma di aprire una finestra e guardare fuori. (Start Magazine)

Lo scrittore moldavo li ha definiti «deficienti» e «propagandisti» e ha delineato uno scenario orrido nei loro confronti, affermando quanto segue: «Sono iniziati i procedimenti penali. (Open)

L'incursione ucraina nella regione di Kursk e la risposta russa stanno inasprendo un conflitto che sembra non avere fine, con implicazioni che vanno ben oltre il campo di battaglia. (QuiFinanza)