Trento, Nas sequestrano punto nascita extra-ospedaliero non autorizzato

Trento, Nas sequestrano punto nascita extra-ospedaliero non autorizzato 21 settembre 2024 I carabinieri del Nas di Trento hanno eseguito il sequestro preventivo, disposto dal gip del tribunale su richiesta della procura, di un immobile adibito a punto nascita, struttura dove sarebbe stato gestito il parto extra-ospedaliero ma in assenza di qualsiasi autorizzazione sanitaria. Il decreto è stato notificato a due ostetriche che in concorso con altri ignoti gestivano una casa deputata all'assistenza al parto extraospedaliero presso la casa stessa, in assenza di autorizzazione sanitaria e senza verifica dei requisiti strutturali ed igienico-sanitari. (Il Sole 24 ORE)

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I carabinieri del Nas di Trento hanno eseguito il sequestro preventivo di un immobile di tre piani adibito a "punto nascita". Nella struttura venivano effettuati dei parti, in assenza di qualsiasi autorizzazione sanitaria. (La Stampa)

I carabinieri del Nas di Trento su richiesta della Procura di Trento hanno eseguito il sequestro preventivo di un immobile adibito a 'punto nascita'. Il decreto è stato notificato a due ostetriche ritenute parte attiva dell'associazione che gestiva la struttura. (Trentino TV)

Il decreto è stato notificato a due ostetriche ritenute parte attiva dell'associazione che gestiva la struttura. (Alto Adige)

Secondo quanto emerso, a capo di tutto c'erano due ostetriche che agivano "in assenza di autorizzazioni sanitarie e senza la verifica dei requisiti strutturali e igienico-sanitari". Succede a Trento, dove i carabinieri del Nucleo anti sofisticazioni hanno eseguito il sequestro preventivo dell'immobile. (Today.it)

I carabinieri del Nas di Trento su richiesta della Procura cittadina hanno eseguito il sequestro preventivo di un immobile di tre piani adibito a "punto nascita". Il decreto è stato notificato a due ostetriche ritenute parte attiva dell'associazione che gestiva la struttura. (la Repubblica)

Dalle indagini è emerso che diverse donne sono state seguite nel percorso di gravidanza e nel parto, che poi veniva segnalato all'Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento come parto domiciliare. (la Repubblica)