È morto Lino Capolicchio, l'anticonformista del cinema dall'impegno civile anni '70 alla magia di Avati

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È morto ieri sera a Roma l’attore, sceneggiatore e regista Lino Capolicchio.

Lino Capolicchio e il lento e progressivo addio al cinema. Gli anni Ottanta, però, coincidono con un rallentamento della curva della sua parabola professionale, quando Lino Capolicchio lavora sempre più limitatamente per cinema e televisione

Addio a Lino Capolicchio. Una presenza discreta la sua, quella di un artista letteralmente sedotto dal cinema e dalla sua mitologia quando, appena 12enne, ad una rappresentazione dell’Assassinio nella cattedrale di T. (Secolo d'Italia)

Su altre fonti

È stato uno dei protagonisti della stagione dello sperimentalismo e della militanza del cinema italiano degli anni Settanta. Se n’è andato proprio nella notte dei David di Donatello: ne aveva vinto uno recitando nel film premio Oscar di Vittorio De Sica, ‘Il giardino dei Finzi Contini’. (Virgilio Notizie)

Proficua la collaborazione con il regista bolognese, per cui l’attore avrebbe lavorato anche ne Le strelle del fosso e nelle serie tv Jazz Band e Cinema!! Capolicchio si cimentò anche nella regia cinematografica, esordendo nel 1995 con il docudrama Pugili, cui seguì nel 2002 Il diario di Matilde Manzoni. (ilmessaggero.it)

L'ultimo film insieme era stato, nel 2019, Il signor Diavolo con Gianni Cavina , in cui Capolicchio interpreta il sacerdote don Dario Capolicchio in teatro con 'Senilità'. 'Il giardino dei Finzi Contini', un ruolo che vale una carriera. (la Repubblica)

L’attore, conosciuto per il suo ruolo simbolo di Giorgio nella pellicola di Vittorio De Sica, Il giardino dei Finzi Contini, si è spento martedì 3 maggio nella sua casa di Roma, all’età di 78 anni. Non solo attore, ma anche progetti alla sceneggiatura e alla regia, Lino Capolicchio, che ci ha lasciati a soli 78 anni, era un vero e proprio artista poliedrico, con una passione smisurata per il cinema e la recitazione. (Sky Tg24 )

Se ne va un altro grande del Cinema. Il Cinema di Capolicchio attraverso ‘Il Giardino dei Finzi Contini’. (Nanopress)

Nell'opera tratta dal romanzo “Procedura” di Salvatore Mannuzzu, sassarese d'adozione, Capolicchio compare in realtà solo nei tre minuti iniziali, perché viene avvelenato nel tribunale di Sassari. Lino Capolicchio ha legato il suo nome anche a Sassari. (L'Unione Sarda.it)