L’accusa dei pm: “Condotte scellerate dietro la strage di Calenzano”
CALENZANO — Non è stato un errore. Ma un «disastro». Una «chiara inosservanza delle rigide procedure previste», «una condotta scellerata» che ha portato alla morte di cinque operai e alla corsa in ospedale per 29 persone, due delle quali si trovano in gravissime condizioni. A Calenzano, insieme all’odore acre delle fiamme, i vigili del fuoco avevano da poco portato via anche l’illusione della spe… (La Repubblica Firenze.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
Gli impianti di carburante attualmente senza fornitura sono quelli di via Ippolito Nievo, via del Litorale ad Antignano, via Galileo Galilei a Vicarello e in via Aurelia Sud km.245 a Venturina Aci Livorno comunica che, a seguito del tragico incidente avvenuto a Calenzano e lo sciopero alla raffineria Eni di Livorno di questa mattina, molti degli impianti di carburante a marchio non hanno ricevuto l’ordinaria fornitura. (QuiLivorno.it)
Era preoccupato Vincenzo Martinelli, il primo autotrasportatore estratto senza vita dalle macerie del deposito Eni di Calenzano. Una situazione di pericolo che lo aveva spinto a chiedere un confronto ai responsabili della sicurezza. (La Repubblica Firenze.it)
Quella massima, definita “zona rossa”, entro gli 80 metri dal cosiddetto “punto di rilascio” dell’eventuale incidente dentro il deposito Eni. Previsione molto molto teorica però pe… (La Repubblica Firenze.it)
L'autotrasportatore napoletano aveva espresso preoccupazioni per le «continue anomalie riscontrate sulla base di carico», e lo aveva anche segnalato ai suoi superiori con una lettera. Martinelli aveva chiesto un confronto con i responsabili della sicurezza dopo un episodio in cui il carico di benzina aveva subito numerosi ritardi. (ilmattino.it)
Inomi delle cinque vittime: Vincenzo Martinelli, Carmelo Corso, Franco Cirelli, Davide Baronti e Gerardo Pepe. Poi il lungo applauso della folla presente, tremila persone secondo i sindacati. (Il Fatto Quotidiano)
Ci sono sindacalisti, lavoratori, esponenti politici. Vengono citati dal palco i nomi delle vittime per poi affermare che «Ogni morto è una sconfitta per tutti». (Corriere TV)