Iran, comunque vada il voto Usa riformisti nell’angolo
«Per noi non fa differenza chi vincerà – afferma la portavoce del governo iraniano, Fatemeh Mohajerani -: chiunque venga eletto, è auspicabile che rispetti la sovranità nazionale degli altri paesi ed eviti azioni provocatorie». Tuttavia, storicamente, Teheran ha sempre prestato un’eccezionale attenzione alle elezioni presidenziali Usa, sin dalla fondazione della Repubblica Islamica nel 1979. Di recente, Trump ha espresso sostegno agli attacchi di Israele contro le strutture nucleari iraniane. (il manifesto)
Ne parlano anche altre fonti
Le elezioni americane entrano nel rush finale e la campagna elettorale si gioca porta a porta @AnnaGuaita ; Le elezioni americane condizioneranno l'attacco dell'Iran a Israele @AngeloPaura ; Le spie criminali dei dossieraggi sapevano in anticipo delle indagini a loro carico @ClaudiaGuasco ; Umbria al voto, la regione è piccola ma tutta la politica si gioca la credibilità tra fake news , veri finanziamenti e colpi di teatro @AndreaBulleri (ilmessaggero.it)
L’Amministrazione comunale del Sindaco Luigi Germani porta a segno un’altra importante opera pubblica. Grazie alle risorse del nuovo Piano nazionale degli asili nido, finanziato con le risorse del Pnrr, il paese avrà molto presto un nuovo asilo nido per bambini da 0 a 3 anni. (Frosinone News)
Non perde tempo Donald Trump. A poche ore dal risultato delle urne e noncurante che alla Casa Bianca ci sia ancora Joe Biden, lo staff del presidente neoeletto fa già trapelare le prime importanti mosse che la nuova amministrazione varerà in politica estera a partire dal suo insediamento il 20 gennaio del 2025. (il Giornale)
Nel luglio scorso, quando s’insediava il nuovo presidente riformista Masoud Pezeshkian, era già collassato a 584.000. Mercoledì 6 novembre, quando sin dalle prime luci dell’alba sembrò chiara e netta la vittoria di Donald Trump alle elezioni americane, in Iran il cambio con il dollaro sprofondava al nuovo record di 703.000 rial. (InvestireOggi.it)
L'anticipazione del Wall Street Journal (LAPRESSE)
Adesso, il baratro che separa le ragioni di una guerra di sopravvivenza da quella, fino a ieri di Biden, di vincere le elezioni puntando anche a un pubblico pacifista e woke, hanno cambiato un po' le cose, ma non si sa ancora quanto. (il Giornale)