Al-Jolani rassicura le minoranze: la Siria è di tutti

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Roberta Barbi – Città del Vaticano La caduta del presidente siriano Assad è una vittoria del popolo perché la Siria è un Paese per tutti: così il capo dei ribelli Mohammad al-Jolani da Damasco dove negli ultimi giorni ha incontrato il leader druso libanese Joumblatt con cui auspica che le relazioni tornino alla normalità, ma soprattutto il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan. “La Siria è equidistante e rispetterà la sovranità, la stabilità e la sicurezza del Libano – ha detto – la nostra battaglia ha salvato la regione da una grande guerra”. (Vatican News - Italiano)

La notizia riportata su altre testate

Il capo dei ribelli siriani al Jolani prosegue nella sua opera di modellamento di un'immagine moderata, simboleggiata anche dal completo con giacca e cravatta indossato ieri per incontrare a Damasco il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan. (Il Sole 24 ORE)

Prima il censimento e poi le elezioni. E’ la strada tracciata da Mohammed Al-Jolani per il futuro della Siria. In un’intervista al Tg1 il leader di Hayat Tahrir al-Sham ha spiegato che “la metà” della popolazione siriana vive all’estero e di questi “la maggior parte” non ha legami giuridici con la madrepatria in quanto “il regime precedente negava questa possibilità”. (LAPRESSE)

Non a caso, le foto pubblicate dall'agenzia di stampa statale Sana che immortalano Al Jolani circondato dai capi di varie fazioni armate, vede come convitati di pietra proprio i rappresentanti delle forze guidate dai curdi. (il Giornale)

Jolani e il futuro della Siria: coesistenza e controllo delle armi

Dialogo con le diverse comunità e rispetto per tutti i siriani. Se fosse un partito impegnato in una regolare competizione elettorale questi potrebbero essere gli slogan di Hayat Tahrir al-Sham (Hts), l’organizzazione islamista che l’8 dicembre ha detronizzato il dittatore Bashar al-Assad. (il Giornale)

Da giovane militante panislamico schierato con Al Qaeda e combattente di Isis a statista pragmatico deciso a lavorare per la costruzione di «una nuova Siria unita e inclusiva di tutte le sue componenti». (Corriere della Sera)

Il leader siriano Jolani, a capo della coalizione Hts che ha rovesciato il regime di Bashar Al Assad, ha affermato di lavorare per proteggere le minoranze e ha evidenziato il valore della coesistenza. (QUOTIDIANO NAZIONALE)