Il Tempo del Futurismo alla GNAM. Il video della mostra
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma celebra il movimento futurista fra cinema, architettura, musica e cucina. Il servizio video di Artslife Inaugura con grande risonanza, dopo una lunga fase di preparazione e molte polemiche, la mostra Il Tempo del Futurismo, voluta dall’ex Ministro Gennaro Sangiuliano e curata da Gabriele Simongini. All’apertura per la stampa erano presenti il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, il Presidente della Commissione Cultura, Federico Mollicone, il Direttore Generale Musei, Massimo Osanna e la direttrice della GNAM, Renata Cristina Mazzantini. (ArtsLife)
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Centinaia i giornalisti e i critici che in mattinata sono accorsi nelle sale del museo diretto da Renata Cristina Mazzantini, curiosi di vedere quanto si era progettato, con annunci di grande magnificenza, sotto la regia dell’ex ministro Gennaro Sangiuliano e quanto è stato licenziato sotto l’attuale responsabile del Dicastero, Alessandro Giuli (che durante la conferenza stampa non ha accettato domande, andandosene al termine del suo intervento conclusivo). (Il giornale dell'Arte)
"Il tempo del futurismo", la mostra alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna 02 dicembre 2024 E' stata allestita presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna a Roma la mostra "Il tempo del Futurismo". Promossa dal Ministero della Cultura e curata da Gabriele Simongini, la mostra consta di oltre 300 opere da quadri, sculture e oggetti vari. (Il Sole 24 ORE)
Roma. Il brivido, semmai, sarà la richiesta del ritiro di un’opera di Nanni Balestrini, che nulla ha a che vedere con tutto ciò. (la Repubblica)
In occasione della mostra, dal 5 dicembre, riapre anche la straordinaria casa futurista di Giacomo Balla (Arte Magazine)
, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma ospita Il Tempo del Futurismo, una mostra curata da Gabriele Simongini in occasione dell'ottantesimo anniversario della scomparsa di Filippo Tommaso Marinetti. (Il Sole 24 ORE)
Il coraggio, l’audacia, la ribellione saranno elementi essenziali della nostra poesia». Così tuonava Filippo Tommaso Marinetti nel suo Manifesto del Futurismo, un proclama che non solo ha scardinato il concetto di arte come contemplazione, ma che sembra riecheggiare con prepotenza nelle sale della GNAM di Roma, trasformate in un’agorà contemporanea dove il Futurismo torna a essere la pietra dello scandalo. (ExibArt)