Azionario francese: pesa rischio politico ma le aziende restano attraenti

L’annuncio a sorpresa dello scioglimento dell’Assemblea nazionale da parte del presidente francese Emmanuel Macron a giugno, in conseguenza del risultato inatteso del voto alle elezioni europee, ha portato a un aumento dell’avversione al rischio sui mercati europei, quello francese in particolare. È quanto afferma Gilles Guibout, head of European Equities di AXA Investment Managers. Di fronte a un possibile allentamento della disciplina di bilancio in caso di vittoria delle forze politiche francesi più estreme, sia a destra che a sinistra, i mercati azionari europei – sottolinea Guibout – hanno risposto con maggiore cautela, chiudendo il mese con il segno meno. (QuiFinanza)

Su altre fonti

Questa calma è ora in pericolo: con un parlamento frammentato e un presidente indebolito, si prevede un periodo di grande instabilità. Anche la posizione fiscale della Francia non è in salute, con un deficit previsto vicino al 5% del Pil nel 2024 e un debito intorno al 111%. (QuiFinanza)

Le organizzazioni dei datori di lavoro chiedono “stabilità” (Medef, CPME, U2P) per cercare di vedere le cose più chiaramente in un momento in cui l’incertezza è aumentata nei principali settori dell’economia. (Scenari Economici)

Nel giorno di festa nazionale per la Presa della Bastiglia, continua lo stallo politico di portata storica a Parigi, mentre si avvicina il 18 luglio, primo giorno del nuovo mandato dell’Assemblea e data di scadenza del governo uscente. (L'HuffPost)

Perché il debito francese può fare tremare l’intera Europa

L'incremento del debito francese è stato negli ultimi dodici mesi di ben 141 miliardi, di cui soltanto 51 miliardi dovuti alla spesa per interessi. Alla fine del primo trimestre del 2024 il debito pubblico della Francia, oggi in piena crisi politico-istituzionale ed economica, è salito a 3.160 miliardi di euro, cifra di 266 miliardi più alta di quella dell'Italia, che ha toccato i 2.849 miliardi. (ilmattino.it)

Si offre contratto di inserimento finalizzato all’assunzione paghe (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Il velo di omertà che copriva fino a poco tempo fa molte delle magagne relative al debito francese, è caduto. Il clima di incertezza emerso dal voto ha accresciuto i dubbi sulla tenuta dei conti pubblici di Parigi, già sotto procedura d’infrazione per deficit eccessivo insieme a quelli di Italia e altri cinque stati comunitari. (InvestireOggi.it)