No Meloni Day a Torino: i roghi, il gesto della P38, le foto dei politici imbrattate di «sangue». La premier: «Indegni»

Manifesti dei politici imbrattati di vernice «rosso-sangue», ragazzi in manette che sfidano la polizia, studenti che alzano il braccio per mimare il gesto della P38, ricordando gli Anni di Piombo. E poi un fantoccio del ministro Valditara dato alle fiamme, scontri con le forze dell’ordine, minacce e insulti a leader di governo e opposizione. Il «No Meloni day», lo sciopero nazionale organizzato il 15 novembre dall’Unione degli Studenti, Link - Coordinamento Universitario e Rete della Conoscenza, ha riempito di tensione piazze e strade di trenta città. (Corriere della Sera)

Su altri media

A Torino lo hanno scritto lungo uno striscione, sfilando ieri mattina contro il governo e per ricordare il genocidio in corso in Palestina. I tagli alla scuola, l’aumento dell’alternanza scuola-lavoro, i lavoratori e i ricercatori precari, gli istituti scolastici sempre più simili ad industrie che a luoghi dove sviluppare un sapere libero: questo contestano i circa 500 studenti dei licei e istituti torinesi. (il manifesto)

Come si è visto sabato scorso a Bologna, quando dalle ricostruzioni ufficiali è scomparsa la provocazione di Casapound, governo e maggioranza hanno deciso di calvalcare ogni protesta giovanile in funzione dell’approvazione del Ddl sicurezza. (il manifesto)

A Palazzo Civico da tempo immemorabile non c’è una presa di distanza culturale dagli estremismi facinorosi e violenti di quella che rimane comunque una minoranza, seppur rumorosa, prepotente, facinorosa. (Liberoquotidiano.it)

Il governo fa quadrato: "Ondate d’odio allarmanti"

Quaranta manifestazioni pacifiche in tutta Italia per il “no Meloni day” degli studenti. E per i palestinesi di Gaza e contro Israele: “Soldi alla scuola e non alla guerra” hanno scritto … (Il Fatto Quotidiano)

La piazza di Torino di questa mattina per il No Meloni Day è stato solo l'ennesimo pretesto di guerriglia urbana per i centri sociali. (il Giornale)

Città teatro della protesta degli studenti, ma anche – e soprattutto – della feroce polemica politica che si è scatenata quasi contemporaneamente alle manifestazioni del "No Meloni Day" i cui gesti simbolici (le foto dei rappresentanti del governo macchiati di sangue, ma non solo) sono stati considerati "violenti" dalla maggioranza di governo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)