Manovra, Tajani: "Mef non diventi Stasi, no a suoi revisori in imprese"

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Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Manovra, Tajani: "Mef non diventi Stasi, no a suoi revisori in imprese" 28 ottobre 2024 "Credo che debba essere corretta una norma che è priva di qualsiasi senso, voluta forse da qualche burocrate del MEF, è quella che prevede nelle aziende che hanno finanziamenti da parte dello Stato, la presenza di revisori dei conti del MEF. I revisori dei conti devono fare il loro lavoro. Non serve un sistema che rischia di trasformare il MEF nella Stasi. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri media

Come previsto dalla nuova Legge di Bilancio 2025, il MEF imporrà la presenza di un suo rappresentante negli organi di controllo delle aziende pubbliche o private beneficiarie di contributi statali. A partire dal nuovo anno, enti e imprese che riceveranno contributi dallo Stato di grossa portata saranno soggette a controlli specifici, al fine di potenziare la supervisione sull’uso dei fondi pubblici erogati. (PMI.it)

Più cautamente la norma somiglia a certe pratiche in voga in Cina o nei paesi nordafricani, dove il sì agli investimenti delle aziende straniere passa dall’imposizione di rappresentanti del governo negli organi societari. (La Stampa)

Nemmeno in Cina o in Russia, esiste una norma così anti mercato come quella che vorrebbe introdurre il governo con la nuova legge di Bilancio: mettere un proprio sindaco in ogni società che abbia ricevuto un contributo dallo Stato. (la Repubblica)

– Le somme si tireranno fra qualche giorno. L’operazione, in effetti, non avrebbe dato i frutti sperati, da qui l’idea di dare una nuova opportunità ai contribuenti fino al 31 dicembre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Gentile Redazione, Si tratta forse dell’ennesima ammissione di questo Stato di non essere in grado di controllare (il riferimento è alla norma sull’antiriciclaggio!). (Eutekne.info)

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