Maxi deduzione costo del lavoro solo con incremento occupazionale. Come verificalo?

Con il decreto 25 giugno 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il Ministero dell’Economia ha reso note le modalità di attuazione della maxi deduzione del costo del lavoro. Si tratta della possibilità, per i titolari di reddito d’impresa e per gli esercenti arti e professioni, di avere una maggiorazione del costo lavoro ammesso in deduzione, in relazione alle nuove assunzioni, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, effettuate nel 2024. (Ipsoa)

La notizia riportata su altre testate

L’articolo 4 del d.lgs. n. 216 del 2023 (“Attuazione del primo modulo di riforma delle imposte sul reddito delle persone fisiche e altre misure in tema di imposte sui redditi”, in seguito anche “il decreto”) ha introdotto, per il solo periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023, una maggiorazione del costo del lavoro relativo alle assunzioni con contratto a tempo indeterminato effettuate nel periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023. (Diritto Bancario)

Attenzione puntata anche sulle agevolazioni sul fronte contributivo, sugli aiuti per chi avvia un’impresa e sui vantaggi per chi assume donne in difficoltà. E molto altro ancora (Il Sole 24 ORE)

In particolare, è prevista: la maggiorazione pari al 20% del costo del lavoro ammesso in deduzione per il personale di nuova assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato; (Unione Artigiani)

Maxi deduzione assunzioni 2024, la beffa: per l’Istat valida solo per il 5,6% delle imprese

La normativa prevede vantaggi fiscali per incrementi occupazionali. (MySolution)

Si tratta di un aumento delle deduzioni ammesse per nuove assunzioni, con sconti sui contributi da versare e condizioni di favore per le assunzioni con contratti a tempo indeterminato e per lavoratori svantaggiati, fra i quali gli ex percettori del Reddito di cittadinanza. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ma non è tutto: secondo l'Istituto, l’Ires sarà più alta di oltre il 10% nel 2024 a causa dello stop all’Ace, l'incentivo alla capitalizzazione denominato Aiuto alla crescita economica: ne risulteranno svantaggiate dal 25,3% al 38% delle imprese, a seconda del settore considerato. (QuiFinanza)