Jihadisti entrano ad Aleppo, raid russi sulla città

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ESTERI

Ieri, i jihadisti e i loro alleati hanno fatto irruzione ad Aleppo, la seconda città della Siria, con una guerra lampo di due giorni contro il regime, ponendo fine a anni di relativa calma nel nord-ovest del paese. Oggi, per la prima volta dal 2016, l'Aeronautica militare russa ha effettuato raid sulla città. Le immagini diffuse sui social media mostrano i ribelli di Hayat Tahrir al-Sham festeggiare nelle strade dopo aver preso il controllo di più della metà della città, secondo quanto riportato dall'Osservatorio siriano per i diritti umani.

L'offensiva jihadista, sostenuta da Siria e Iran, ha permesso di prendere il controllo della città in poche ore, senza alcuna resistenza da parte delle forze dell'ordine locali. In tre giorni di scontri, si contano 287 morti tra combattenti, militari e civili. La Russia ha dichiarato di aver ucciso "almeno 200 miliziani" del gruppo islamista Hayat Tahrir al-Sham e di altre organizzazioni nei raid aerei effettuati ieri nelle province di Aleppo e Idlib, nel nord-ovest della Siria, come riferito da Oleg Ignasyuk, vice direttore del Centro russo per la riconciliazione delle parti opposte in Siria, una divisione del ministero della Difesa russo.

Nel frattempo, le forze curdo-siriane, espressione dell'ala locale del Pkk, hanno preso il controllo dell'aeroporto di Aleppo dopo il ritiro delle forze iraniane e governative dallo scalo aereo internazionale. L'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Sohr) ha confermato che i ribelli sono entrati in gran parte della città, aggiungendo che i militari regolari sono stati ritirati temporaneamente per preparare una controffensiva. Migliaia di civili sono in fuga in auto, cercando di sfuggire al caos che ha travolto Aleppo.

La situazione ad Aleppo rimane estremamente tesa, con le forze ribelli che consolidano le loro posizioni e le forze governative che si preparano a una possibile controffensiva.