Il primo e l’ultimo della catena

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Migranti

L’ennesima morte di un lavoratore in appalto e l’interruzione della circolazione dei treni in seguito a un guasto tecnico in una delle stazioni di Roma ancora una volta riportano in primo piano il tema della manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria. È uso in questi casi puntare il dito sull’ultimo della catena, sull’esecutore che “ha piantato il chiodo”. Decisamente un approccio riduttivo. Questi casi richiedono di risalire a ritroso nei sistemi di gestione dei processi. (il manifesto)

Se ne è parlato anche su altri media

Vediamo la situazione aggiornata. A causa dell'incidente si sono verificati cancellazioni e pesanti ritardi. (QuiFinanza)

: I binari di una ferrovia (Tuscia Web)

I migranti, ultimi della Terra; gli scafisti, che sono manovalanza criminale, certo non i boss con il conto in Svizzera; il (presunto) piccolo spacciatore della periferia bolognese da molestare al citofono, con telecamere al seguito; adesso l’operaio che pianta il chiodo sbagliato e provoca un infarto al sistema ferroviario… (la Repubblica)

Hanno tutti ragione | "Fuori i codici fiscali!". Il colpo di genio di Salvini per inchiodare i colpevoli del patatrac sui treni

Ad investire il 46enne è stato un Intercity Roma-Trieste, che è poi potuto ripartire verso le 7.30. L’ultima vittima sul lavoro in Italia è un operaio di 46 anni di una ditta appaltatrice esterna che è stato investito da un treno lungo la linea Bologna-Venezia mentre stava operando per conto di Rfi. (Collettiva.it)

Nuovi disagi sulle linee ferroviarie del Paese dopo il caos di mercoledì scorso 2 ottobre con ritardi che hanno toccato anche le quattro ore. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

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