Moviola Napoli-Inter: dubbi e polemiche sull'arbitraggio di Doveri
Articolo Precedente
Articolo Successivo
La partita tra Napoli e Inter, terminata 1-1 nella 27esima giornata di Serie A, ha lasciato dietro di sé un solco di polemiche legate alle decisioni arbitrali, con episodi chiave che hanno acceso il dibattito tra esperti e tifosi. Daniele Doveri, arbitro designato per il big match, ha vissuto una serata complicata, caratterizzata da valutazioni discutibili sia nelle due aree che nella gestione dei cartellini. A Lissone, in sala VAR, Valerio Marini e Marco Di Bello non sono intervenuti per correggere le scelte di campo, alimentando ulteriormente le critiche.
Uno degli episodi più contestati riguarda il presunto fallo di mano di Denzel Dumfries, difensore dell’Inter, nel primo tempo. Luca Marelli, ex arbitro e ora analista per Dazn, ha commentato l’azione: "Il braccio sinistro di Dumfries, in opposizione a un tiro di Spinazzola, è evidente. Il tocco c’è stato, e il braccio era lontano dalla figura". Marelli ha sottolineato come, nonostante il contatto, il Var non sia intervenuto perché si è ritenuto che il braccio non aumentasse il volume del corpo, una valutazione che lascia spazio a interpretazioni divergenti.
Non meno dibattuto è stato il contatto in area di rigore tra Scott McTominay del Napoli e lo stesso Dumfries, avvenuto nel primo tempo. Marelli ha definito l’episodio "al limite", aggiungendo che "è giusto ritenerlo un contrasto di gioco". Tuttavia, questa lettura non ha convinto tutti, soprattutto considerando la dinamica dell’azione, in cui McTominay è arrivato in ritardo sull’avversario.
Paolo Ziliani, giornalista e commentatore, ha espresso la sua opinione su X, evidenziando come "mancano due rigori chiari, netti e indiscutibili". Secondo Ziliani, il fallo di mano di Dumfries e il contatto tra McTominay e il difensore interista avrebbero dovuto portare all’assegnazione di due penalty, decisioni che invece non sono arrivate.
La partita ha riacceso il dibattito sul ruolo del Var e sull’applicazione del regolamento, con critiche rivolte alla coerenza delle decisioni arbitrali. Marelli ha ammesso che "sui tocchi di braccio c’è molta difficoltà da parte degli arbitri", un’affermazione che riflette la complessità di interpretare situazioni spesso al limite tra casualità e volontarietà.
Doveri, da parte sua, ha alzato notevolmente la soglia della tolleranza in termini disciplinari, evitando di mostrare cartellini in situazioni che, secondo molti osservatori, li avrebbero meritati. Questa scelta ha contribuito a creare un clima di confusione, con proteste da entrambe le parti per decisioni percepite come troppo indulgenti o, al contrario, eccessivamente severe.