Stalker nella Bibbia, ma Susanna si salva
Il Dio dei nostri padri. Il grande romanzo della Bibbia (HarperCollins) è il nuovo libro di Aldo Cazzullo. Ne pubblichiamo un estratto. L’autore presenta il libro oggi a Bologna, in Sala Borsa alle 18. Il 3 ottobre sarà a Firenze con la sindaca Sara Funaro, il 22 a Milano Roma, 25 settembre 2024 – Quante donne vengono molestate, minacciate, violentate. Quante donne nella storia non hanno avuto il coraggio o la possibilità di denunciare gli uomini che hanno fatto loro del male. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ne parlano anche altri media
La terra era informe e deserta, le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Non mi viene in mente un attacco altrettanto memorabile... (Corriere della Sera)
Me ne innamorai a 18 anni quando andai con le ragazze dell’Oratorio a un corso di esercizi spirituali a Camaldoli dove già da allora mi spiegarono la Lectio divina... Fu poi il cardinale Martini che in diocesi a Milano avvicinò i giovani e i meno giovani alla lettura di questo libro meraviglioso. (Corriere della Sera)
La Bibbia è un libro meraviglioso, che si può leggere anche come un grande romanzo. Cazzullo fa con la Bibbia quel che aveva fatto con Dante: racconta la storia, in modo chiaro e comprensibile a tutti, con continui riferimenti all’attualità, alla nostra vita, passando attraverso le vicende storiche e i capolavori dell’arte. (il Resto del Carlino)
Dopo il grande riscontro della prima edizione, “A due punte” (dalle caratteristiche scarpe a due punte indossate dalle donne di Monte Sant’Angelo per cavare le pietre), torna a Rodi Garganico il 27 e il 28 settembre nell’Auditorium delle Suore Discepole di Gesù Eucaristico con un altro evento di eccezionale portata culturale. (Il Giornale d'Italia)
Il popolare giornalista e conduttore televisivo ha proposto un coinvolgente viaggio divulgativo, una sorta di puntata dal vivo del suo format "Una giornata particolare" dedicata all'arte sacra. (Gazzetta di Parma)
“In principio Dio creò il cielo e la terra. Certo, anche Giulio Cesare sapeva come cominciare i libri, così come il Tolstoj di Anna Karenina o Cervantes o Melville ma nessun attacco vale quello della Bibbia (La Repubblica)