Risultati elezioni Usa, Trump denuncia brogli. Polizia smentisce. LIVE
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È arrivato l’Election Day negli Stati Uniti: dopo mesi di campagna elettorale, gli statunitensi si stanno recando alle urne nelle ultime ore del 5 novembre per decidere chi siederà alla Casa Bianca tra Kamala Harris e Donald Trump (oltre a quale partito controllerà il Congresso). Gli occhi sono puntati sui 7 Swing States che decideranno il prossimo presidente degli Usa. Poche migliaia di voti potrebbero essere determinanti: non si escludono possibili tensioni e colpi di scena. (Sky Tg24 )
La notizia riportata su altri giornali
É stata l'occasione per confermare, riferisce la nota di Palazzo Chigi, la «solida alleanza, il partenariato strategico e la profonda e storica amicizia che da sempre legano Roma e Washington». Il presidente del Consiglio Meloni ha avuto ieri sera un primo colloquio telefonico con Trump per congratularsi della vittoria. (il Giornale)
La conversazione ha costituito l’occasione per "Ho avuto un colloquio telefonico con il Presidente eletto degli Stati Uniti d’America, per congratularmi della vittoria elettorale. (Secolo d'Italia)
Basta immaginare quali sarebbero stati i commenti di Giorgia Meloni se in Spagna Vox avesse vinto le elezioni e poi fare il paragone con il comunicato algido con il quale ha salutato ieri la vittoria di Trump per capire che quel trionfo per lei è un problema. (il manifesto)
Le elezioni degli Stati Uniti non finiscono certo oggi. Solo in quel momento Trump potrà considerarsi ufficialmente il nuovo presidente americano. (ilmessaggero.it)
Non inganni il basso profilo del post istituzionale di Giorgia Meloni, che poteva tornare buono anche per Kamala Harris. Se si vuole indagare l'umore dentro FdI, bisogna andare a rintracciare i profili social del responsabile organizzativo del partito, Giovanni Donzelli: "I soliti sinistri - scrive di buon mattina postando il libro su Trump dell'ex ministro Sangiuliano -, speravano di trovare negli Usa la rivincita per le sconfitte subite in Italia. (Avvenire)
L'intervista a Marco Sioli, professore di Storia degli Stati Uniti all'Università degli Studi di Milano. «Si tratta di una rivincita degli ex Stati blu. L'inflazione morde l'America profonda» (StartupItalia)