«Un jihadista non può cambiare. La Siria sarà un regime islamico totalitario»
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«Al-Jolani fa il moderato? Fossi in un cristiano, non andrei a dormire tranquillo. Questo non è il secondo capitolo della Primavera siriana, è la sua morte». Intervista all'inviato di guerra della Stampa, Domenico Quirico «Un jihadista può cambiare nome quante volte vuole, ma non cambierà mai testa. Vale anche per la Siria. E i regimi islamici, pur con sfumature diverse, sono tutti uguali: stati totalitari con un solo dio, un solo libro e una sola legge. (Tempi.it)
Su altre fonti
Il "moderato" Jolani Tre giorni fa, mentre l’offensiva per la conquista di Hama era ancora in pieno svolgimento, la Cnn intervistava il loro leader Abu Mohammad al-Jolani come un capo di Stato e il sito dell’emittente lo descriveva come colui che aveva «istituito un governo semi-tecnocratico nell’Idlib» e che «si è presentato come un partner valido negli sforzi regionali e occidentali per frenare l’influenza dell’Iran in Medio Oriente». (Tempi.it)
''Le paure sono inutili, se Dio vuole. Il mondo "non ha nulla da temere" dalla nuova Siria. (Adnkronos)
Il rovesciamento del regime di Bashar al-Assad da parte dell’HTS (Hayat Tahrir al-Sham) ha sferrato un duro colpo all’Iran e alla Russia, i cui rispettivi governi sostenevano il dittatore (di fede alauita/sciita) per salvaguardare i propri interessi nella regione. (Notizie Geopolitiche)
La comunità internazionale "non ha più nulla da temere dalla Siria dopo il rovesciamento del regime di Bashar al Assad". Il Paese si sta muovendo verso lo sviluppo e la ricostruzione. (Tiscali Notizie)
Scena prima. La maggior parte dei miliziani, al-Jolani compreso, ha esperienze di guerriglia contro gli americani in Iraq, nelle file dello Stato Islamico. (Corriere della Sera)
Israele ha comunicato all’Onu che la zona cuscinetto è da considerare “limitata e temporanea”. (la Repubblica)