«Un jihadista non può cambiare. La Siria sarà un regime islamico totalitario»

«Al-Jolani fa il moderato? Fossi in un cristiano, non andrei a dormire tranquillo. Questo non è il secondo capitolo della Primavera siriana, è la sua morte». Intervista all'inviato di guerra della Stampa, Domenico Quirico «Un jihadista può cambiare nome quante volte vuole, ma non cambierà mai testa. Vale anche per la Siria. E i regimi islamici, pur con sfumature diverse, sono tutti uguali: stati totalitari con un solo dio, un solo libro e una sola legge. (Tempi.it)

Su altre fonti

Il "moderato" Jolani Tre giorni fa, mentre l’offensiva per la conquista di Hama era ancora in pieno svolgimento, la Cnn intervistava il loro leader Abu Mohammad al-Jolani come un capo di Stato e il sito dell’emittente lo descriveva come colui che aveva «istituito un governo semi-tecnocratico nell’Idlib» e che «si è presentato come un partner valido negli sforzi regionali e occidentali per frenare l’influenza dell’Iran in Medio Oriente». (Tempi.it)

Parola di Ahmed al Shara, alias al Jolani, il leader di Hts di fatto diventato il volto e il padre della rivolta che ha deposto il dittatore siriano Bashar al Assad e dissolto un regime cinquantennale. (la Repubblica)

Il Paese si sta muovendo verso lo sviluppo e la ricostruzione. Lo ha dichiarato a Sky News il leader di Hayat Tahrir al Sham, Abu Mohammed al Jolani, aggiungendo che "i loro timori sono inutili, se Dio viole". (Tiscali Notizie)

Siria, sulla via di Damasco

E adesso dove lo mettiamo Abu Mohammed al Jolani? Lo si lascia sulla lista dei terroristi oppure lo si cancella e si fa finta di avere dei principi? Perché gli Stati Uniti, l’Europa, l’Occidente mai come in questo caso sono costretti ad ammettere che i principi si possono adeguare ai rapporti di forza, le convenienze, … (Il Fatto Quotidiano)

Israele ha comunicato all’Onu che la zona cuscinetto è da considerare “limitata e temporanea”. (la Repubblica)

Sulla via di Damasco, ogni tot millenni, capitano miracoli. È il caso di Abu Muhammad al Jolani, nome di battaglia dell’emiro al comando della milizia jihadista Hts, ovvero Hayat Tahrir al Sham (Organizzazione per la liberazione del Levante), appena insediato nella capitale della Siria alla testa d’una variegata alleanza anti-Assad impegnata a sop… (la Repubblica)